L’agriparco non riaprirà: “Dopo le alluvioni anche la peste suina”
Adriano Daniele: "Troppo alto il rischio di dover chiudere di nuovo. È finita"
SEZZADIO – L’agriparco Santa Giustina di Sezzadio, il laghetto attrezzato immerso nel verde non aprirà più. Lo hanno deciso a malincuore i gestori, dopo un periodo veramente difficile per il mondo del tempo libero. Già il Covid aveva inferto un duro colpo, impedendo a tante persone di frequentare quell’oasi di relax circondato dai boschi: «Nelle giornate di festa avevamo anche 700 persone», ricorda Adriano Daniele, «Ma la catastrofe della pandemia non è stato l’unico problema». Le alluvioni avevano più volte rotto gli argini e le protezioni di contenimento, costruite dall’Aipo proprio per evitare esondazioni. Che però si sono ripetute come se nulla fosse. L’ultima ad ottobre, quella decisiva.
L’agriparco era nato nel 2015: 15 ettari di lago e 45 di terreno, trasformati in un centro di aggregazione e divertimento unico nel suo genere, visitato anche da fuori regione. Laghetto attrezzato, spiaggia, area grigliate e ristoro. Giochi per bambini, area cani. Se ci fosse stata una minima speranza di risistemare tutta la struttura per la stagione primaverile, ci ha pensato un’altra calamità davvero imprevedibile, a togliere ogni incertezza. La peste suina. I boschi circostanti sono popolati da animali selvatici, quindi il rischio che un cinghiale infetto potesse avvicinarsi troppo era elevato. «Torniamo ad occuparci dell’azienda agricola», conclude Daniele.