«L’87% delle imprese è poco tecnologica»
Le imprese high tech in provincia sono il 13,3%
Eurostat e Ocse hanno adottato un sistema di classificazione che articola le attività manifatturiere per intensità tecnologica su quattro livelli e quella dei servizi per contenuto e intensità di conoscenza. Un ‘metro’ per analizzare la struttura produttiva di un territorio, correlando l’attività alla struttura occupazionale, agli investimenti, alla ricerca e a tanto altro. Amministrazioni e investitori possono quindi orientarsi meglio. Giovanni Facco (de Il Comunicatore Italiano) ha classificato le attività provinciali.
«Con questo sistema si scopre che Alessandria è la provincia con la presenza più elevata di imprese medium-low-tech, l’86,7% in buona compagnia con Biella con l’87,7%. Le imprese high-tech e medium-high-tech sono 13,3%. Le altre province: Torino il 20,7%; Asti il 16,8%; Novara il 17%; Cuneo il 14,8%; Biella il 12,7%; Verbano il 9,7%; Vercelli l’ 11,5%».
Tech e skills
Le locali imprese manifatturiere a livello tecnologico medio-alto erano 562 unità, il 17,9% ed hanno perso solo il 10%, proprio per la maggior resistenza e capacità di reagire alle sfide. «Nella produzione il peso delle imprese ad alta-medio alta tecnologia cresce con il crescere della dimensione dell’impresa».
I settori a medio-alta tecnologia della provincia più importanti in termini di occupazione sono: fabbricazione prodotti chimici con circa 2000 occupati; macchinari e apparecchiature con circa 4.400 unità, fabbricazione autoveicoli hanno circa 800 occupati, la fabbricazione di apparecchiature elettriche invece circa 900. Gli impiegati nei prodotti farmaceutici 350.
Kis, invece, sta per ‘knowledge intensive service’ (servizi ad alta intensità di conoscenza). Nel 2019 le imprese catalogate in questo settore erano 6.015, 522 in meno sul 2012 (-9%) in linea con l’andamento complessivo del terziario provinciale.
Le Kis rappresentano il 21%. I principali settori Kis sono: attività immobiliari, attività legali e contabilità, attività di direzione aziendale, studi di architettura e di ingegneria, studi e ricerche di mercato, attività professionali e tecniche, attività di ricerca e di selezione di personale… Le imprese Hits (High-technology services) erano 81, stabili nel tempo.
Hanno tutte meno di 10 addetti e si occupano di attività editoriali, produzione cinematografica, telecomunicazioni, produzione di software, servizi di informazione e comunicazioni e sviluppano una attività produttiva sia sul libero mercato, ma anche di fornitura e servizi per filiere produttive più ampie e in questo si differenziano in parte da imprese Kis.
Complessivamente il numero di attività ad alta intensità di conoscenze, nel 2019 si contano in circa 6.100, 500 unità in meno sul 2012 e rappresentano il 28% del totale imprese del terziario (28%).
In conclusione, Alessandria ha una struttura di imprese e di occupati importanti: 28.800 aziende e di queste oltre 6.300 a medium-high-tech e un terziario ad alta intensità di conoscenze il 22%, circa 110mila occupati di cui 18mila tra manifattura medium-high-tech e un Htk del 16%.