Export quasi come nel 2019, ma i vini ‘soffrono’ la guerra
Alcuni comparti risentono maggiormente del conflitto Ucraina-Russia, per esportazioni superiori alla media
Quali effetti sulle esportazioni piemontesi della guerra tra Ucraina e Russia? Nell’export totale piemontese la somma dei due Paesi non arriva al 3 per cento, ma ci sono eccezioni che dovrebbero far preoccupare i nostri territori. Russia e Ucraina rappresentano il 2,8% dell’export distrettuale, lo 0,4% di quello del polo tecnologico regionale. Ma ci sono comparti maggiormente esposti ad Est, come quello del caffè e della cioccolata, i rubinetti del Verbano o i vini delle Langhe, Roero e Monferrato, sopra la media.
L’export è ripartito
Secondo l’annuale Monitor dei Distretti del Piemonte curato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo l’export 2021 – nonostante le incertezze del periodo – ha fatto registrare un +15,6% sul 2020, quasi colmando la distanza rispetto al 2019. Manca la ‘quota’ del comparto moda, un po’ più lento nella ripresa.
Spiccano in positivo i distretti agro-alimentari piemontesi, che sui mercati esteri hanno conseguito risultati migliori rispetto ai distretti alimentari italiani (+13,5% rispetto al +9,2% del 2020) e hanno superato abbondantemente anche i livelli di export del 2019 (+17,3%).
In forte ripresa anche la meccanica distrettuale piemontese (+13,4%), anche se non recupera il gap del 2019.
Segnali di recupero emergono per le esportazioni del ‘sistema moda‘ (+20,5%), in crescita rispetto al 2020, nonostante restino lontani i livelli di export registrati nel 2019.
Molto positiva la performance sui mercati esteri dei poli tecnologici piemontesi. Il Polo ICT di Torino si colloca per il 29,2% oltre i livelli 2020 e per il 24,2% oltre i livelli 2019. Il Polo aerospaziale del Piemonte registra esportazioni in crescita del 45,1% rispetto al 2020 e del 14,1% rispetto al 2019.