Il Santo di oggi, 18 aprile, è San Galdino
Oggi, 18 aprile, la Chiesa celebra anche Sant'Atanasia di Egina
Il Santo di oggi, 18 aprile, è San Galdino ma viene celebrata anche Sant’Atanasia di Egina.
La vita di San Galdino
Cardinale di Milano – Galdino della Scala proviene da una nobile famiglia lombarda. Dopo essere ordinato sacerdote, diventa cancelliere e arcidiacono a Milano. Sostiene papa Alessandro III contro l’antipapa Vittore IV. Quest’ultimo lo farà imprigionare durante l’assedio di Milano. Nel 1165 diventa cardinale e l’anno dopo arcivescovo del capoluogo lombardo. Muore stremato dalla fatica, sul pulpito del duomo subito dopo una predica. I suoi resti riposano nel duomo di Milano. E’ uno dei protettori della città con Ambrogio e Carlo Borromeo.
Milano, 1096 ca. – Milano, 18/4/1176
Il santo di oggi: il calendario giorno per giorno
La vita di Sant’Atanasia di Egina
Le vicende di Atanasia sono narrate in due Vitae sostanzialmente identiche, una greca e una latina. Secondo la vita Atanasia visse nel sec. IX nell’isola di Egina in Grecia. Ancora fanciulla si distinse per le sue virtù. Sebbene desiderasse consacrarsi a Dio, tuttavia, per obbedire ai genitori, si sposò. Morto il marito in guerra, Atanasia fu costretta a risposarsi, ma convinse il secondo marito alla astinenza coniugale.
In seguito, entrato costui in un monastero, dove morì, Atanasia, raccolto intorno a sé un certo numero di vergini, si diede a vita monastica. Fu eletta superiora (egumena) e maestra di spirito. Volendo, tuttavia, servire Dio in maggior solitudine, si rinchiuse in una cella attigua alla chiesa di Santo Stefano, dove morì dopo aver esortato le consorelle a generosa carità verso i poveri.
La santa non deve confondersi né con l’omonima moglie di sant’Andronico celebrata il 9 ottobre, né con la compagna di santa Matrona che non sembra sia stata mai onorata da alcuna Chiesa. Nei sinassari Atanasia è commemorata il 18 aprile; nel Martirologio Romano il 14 agosto.
Beata Savina Petrilli
Savina nacque a Siena nel 1851. Frequentando una scuola gestita dalle Figlie della Cariti, crebbe in lei una grande ammirazione per S. Caterina da Siena e l’interesse per i poveri e gli ammalati. Si unì alle Figlie di Maria e ciò la condusse all’insegnamento del catechismo ai bambini di strada che era solita accogliere in casa propria.
Professò i voti temporanei con tre amiche nel 1868 e quelli perpetui l’anno seguente, cominciando, già a ventidue anni, a lavorare alla fondazione di una nuova congregazione. Dovette affrontare gli usuali ostacoli e contrasti, ma la sua fiducia nella provvidenza divina era forte e riuscì a guadagnarsi un numero sufficiente di sostenitori e benefattori per mantenere la fondazione in vita.
Morì a Siena, il 18 aprile 1923. Venne beatificata da papa Giovanni Paolo II il 24 aprile 1988.