Barriere architettoniche: approvato il piano per gli edifici comunali
Il Consiglio Comunale ha approvato il Peba: "Interventi a termine entro 3-4 anni"
ACQUI TERME – «A questo provvedimento siamo giunti grazie al grande impegno della consigliera Falcone e del compianto collega Ghione, che si sono battuti entrambi moltissimo per l’approvazione del piano», così la presidente Elena Trentini nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale di giovedì 14 a Palazzo Levi ha presentato l’approvazione del Peba, il Piano di eliminazione delle barriere architettoniche.
«Si tratta di un documento di cui credo tutti i comuni dovrebbero dotarsi. Noi – ha affermato l’assessore ai Lavori Pubblici, Giacomo Sasso – siamo tra le poche amministrazioni ad averlo fatto. Nel documento in maniera molto pragmatica e programmatica vengono individuati gli interventi su aree esterne o interne degli edifici pubblici al fine di eliminare le barriere architettoniche. Crediamo che questi interventi potranno essere portati a termine nel giro di 36-48 mesi».
L’architetto Marco Cascone ha illustrato gli aspetti più importanti del documento, «fondamentale nella programmazione di ogni Comune. Il documento è articolato in diversi step: una prima analisi dello stato di fatto, sia degli edifici pubblici che delle aree esterne, che per ora si è concentrata nell’ambito più densamente edificato e più frequentato. Gli aspetti tenuti in considerazione riguardano quelle barriere architettoniche che non vanno a penalizzare solo i disabili motori ma anche i disabili visivi. Le schedature di spazi ed edifici – ha aggiunto Cascone – sono state realizzate per dare una visione intuitiva, con una sorta di semaforizzazione degli indici di criticità. Dal verde al rosso sale il livello delle criticità, In questo modo si individuano le priorità di intervento, gli edifici e gli spazi su cui occorre intervenire con maggiore urgenza».
Per fare la “check list” delle priorità il Comune ha chiesto il coinvolgimento diretto della comunità e delle associazioni, «in merito alla ricerca dei siti su cui occorre intervenire in ordine gerarchico. Riteniamo che sia una corretta metodologia per portare avanti il lavoro», ha sottolineato il sindaco Lucchini.