Eterno Formenti. Decisivo a 40 anni
Dall'esplosione alla Junior al triplete di Sassari. Il compleanno di un grande numero 9. Che ha ancora tanta voglia di giocare
CASALE MONFERRATO – Matteo Formenti, la guardia della Jb Monferrato, compie domani 40 anni (è nato il 15 aprile 1982). E’ giocatore più anziano (meno giovane, se preferite) dell’intera A2. Il secondo meno anziano considerando anche la Serie A. Ma “Forme” è soprattutto un fenomeno di longevità e di passione. E qui celebriamo un grande numero 9.
“Un altro step”
Come sta affrontando questo traguardo Matteo? Forse senza troppo pensarsi. Se si allude a questo traguardo, ama rispondere diversamente, parlando di “un altro step raggiunto”. E questa è una risposta significativa della mentalità di Formenti: sempre competitivo, sempre proteso al prossimo obiettivo da raggiungere. La sua carriera è la dimostrazione di questo modo di vivere la propria attività di atleta professionista. Chi gli sta vicino assicura che non ci pensa nemmeno a smettere. Del resto la decisione di “appendere le scarpe al chiodo”, spetta solo all’atleta e al suo dialogo privato davanti allo specchio. Ci sono esempi luminosi di atleti longevi e vincenti: Buffon, Ibrahimovic, Valentino Rossi… Quelli che per alcuni “non sanno smettere”, che per altri hanno il “terrore del dopo”. Nel caso del “Forme” la condizione fisica è sorprendente, la passione intatta e la capacità di determinare ancora molto alta. Quindi… avanti! E sarà lui a decidere quando sarà arrivato il momento giusto.
“Ball don’t lie”
In genere il click per decidere di smettere arriva dal proprio corpo che non risponde più alle sollecitazioni oppure è logoro dopo tanti anni di carriera. Da questo punto di vista Formenti appare in grande forma e dimostra di essere un super professionista. Allenamenti costanti, alimentazione sana e vita da atleta. Qualche problema fisico in stagione “Forme” l’ha avuto, ma la determinazione con cui ha lavorato per rientrare e la passione con cui interpreta il ruolo di guida per i giovani gli fanno onore. Un po’ alla vecchia maniera, giocando sul dolore, senza mai tirarsi indietro. E poi nei momenti caldi della partita la palla in mano, spesso la prende lui. Come quando c’è da segnare un canestro decisivo: è capitato sul campo dell’Urania Milano e nel derby in casa con Torino. Decisivo a quarant’anni, quindi. Sul campo. Dove, come amano dire gli americani, “Ball don’t lie”.
Gli altri veterani
Matteo Formenti è il più anziano giocatore dell’A2. Batte di qualche mese Luca Infante che gioca a Mantova ed è nato il 5 giugno. Bisogna scendere in Serie B per trovare altri arzilli quarantenni. Tra questi Juan Marcos Casini, che ha giocato a Casale in due diverse occasioni e che a 42 anni (compiuti lo scorso 25 marzo) segna ancora da tre punti a Legnano. Altro veterano è Andrea Pilotti, ala di Varese, che compie 42 anni lunedì prossimo 18 aprile. Sempre a Varese gioca pure Marco Allegretti che compirà 41 anni il 30 aprile.
Recordman assoluto della Serie A, Chris Mortellaro della Bertram che il 25 marzo ha compiuto 40 anni e che ha 20 giorni più di Formenti. Della stessa classe di ferro 1982 due super giocatori della massima Serie come l’argentino Carlos Delfino e il sassarese David Logan. Per comprendere quanto questi atleti siano speciali, basta pensare che diversi allenatori della massima serie (Galbiati, Magro lo stesso Ramondino sono più giovani o coetanei).
Scudetto e altri titoli
Matteo Formenti è nato a Desio il 15 aprile 1982. Nell’Aurora Desio inizia la sua carriera a livello giovanile, prima di passare ai campionati Senior. Il primo passaggio significativo è quello a Treviglio, nell’allora B1. Arriva a Casale Monferrato, che è con Sassari, la sua città del basket nel 2002. A 20 anni veste la maglia della Junior Casale, con la quale conquisterà la Coppa Italia di Serie B d’Eccellenza e la promozione nell’allora LegaDue. Nel biennio successivo (dal 2009 al 2011) veste la canotta della Vanoli Cremona debuttando in Serie A. Torna in LegaDue, per la prima volta al Sud, a Brindisi con cui vince il campionato e conquista, stavolta sul campo, la promozione in Serie A. Nel novembre 2014 si accasa al Banco di Sardegna Sassari, dove in due anni vince Scudetto, Coppa Italia e Supercoppa ed esordisce in Eurolega. Esaurita la trionfale parentesi sarda scende in Serie A2 nel 2016, firmando con Piacenza di cui diventa anche capitano. Dopo la parentesi a Tortona (A2) nella stagione 2019/2020 dove mette in bacheca la Supercoppa LNP (con il premio di Mvp della manifestazione), e va a sostiture un altro veterano come Blizzard, torna per la seconda volta a Piacenza. La scorsa estate il rientro a Casale Monferrato, stavolta sponda Jbm, voluto dalla coppia Carrera–Valentini che be ne conoscono le qualità, per chiudere un meraviglioso cerchio sportivo. In carriera diverse apparizione nelle Nazionali giovanili con partecipazione alle Universiadi e 10 presenze nella Nazionale Maggiore.