Cavallero (Pd): “Regione nel capitale di Terme Spa? Difficile…”
Sulle concessioni termali: "Noi lo diciamo da due anni. Serve agire in fretta"
ACQUI TERME – Ezio Cavallero, coordinatore del Circolo acquese ‘Raffaello Salvatore’ del Partito Democratico, esprime le proprie osservazioni in merito a quanto emerso venerdì scorso dopo l’incontro a Palazzo Robellini tra la Giunta regionale, i lavoratori delle Terme, i sindacati e l’amministrazione comunale acquese.
«Venerdì 8 si è svolta ad Acqui una seduta della Giunta della Regione Piemonte sulla crisi del termalismo acquese. Al di là dell’aspetto propagandistico – scrive Cavallero – dovuto alle prossime elezioni comunali, la Giunta, almeno così risulta dai resoconti giornalistici, ha espresso la disponibilità ad entrare nel capitale sociale delle Terme di Acqui S.p.A. per affiancare la proprietà “aiutandola ad uscire dalla crisi”, oltre a ciò pare che, finalmente, la Giunta Regionale stia ragionando anche come agire sulle concessioni delle acque termali. Il primo punto pare di difficile realizzazione poiché ci vuole l’assenso della proprietà, inoltre c’è anche sì una crisi dovuta al periodo della pandemia, ma la vera crisi dell’azienda è indotta dalla stessa proprietà che non ha avviato investimenti neanche prima della pandemia, anzi era già avviata di fatto sulla strada delle chiusure. Detto ciò, vedremo»
Si passa poi alle concessioni termali: «Su questo punto finalmente si inizia a ragionare, anche se in Commissione del Consiglio regionale la stessa Regione ha sottolineato e ribadito che la competenza è attribuita alle province su delega della Regione. Ora come più volte sottolineato le deleghe come si danno si possono revocare, ma la sostanza è che non è più possibile mantenere concessioni perpetue e un regime di monopolio privato delle acque termali che sono un bene pubblico. Bisogna procedere per modificare l’attuale situazione e passare ad un quadro concorrenziale ragionando anche sulla soluzione della somministrazione come, con più pareri, si è espressa l’Autorità garante della concorrenza».
«Il Partito Democratico – continua Cavallero – è da oltre due anni che ha sollevato la necessità di provvedere ad un riordino normativo della materia termale ed in particolare di intervenire sulle concessioni. Finalmente, anche se con ritardi ed ambiguità che permangono nel centrodestra nelle due versioni elettorali locali, politici e istituzioni affrontano il tema concessioni. Ribadiamo la necessità di agire con urgenza poiché è indispensabile uscire al più presto dalla situazione attuale. La Regione e la Provincia, ambedue amministrate dal Centrodestra, sono le istituzioni che devono intervenire».