“La mia casa sul ciliegio”, ad Arquata la presentazione del libro
Gabriele Ghio, 40 anni, da tre vive in una casa costruita su un albero. Ha raccontato la sua esperienza in un volume
ARQUATA SCRIVIA — Si può vivere in una casa costruita su un albero? Certo, da bambini tutti lo abbiamo fatto o abbiamo sognato di farlo. Ma a quarant’anni? E per tre anni consecutivi? È la storia di Gabriele Ghio, torinese: niente affatto un folle, più semplicemente una persona che, a un certo punto della propria vita, ha deciso per una profonda trasformazione della propria esistenza.
Gabriele Ghio, ha coltivato a lungo la passione per i motori e per la guida sportiva, formandosi anche come istruttore presso l’autodromo di Misano alla scuola di Siegfried Stohr. Nel 2017, un incidente in cui ha rischiato di perdere la vita lo ha portato un radicale cambiamento.
Il 40enne torinese ha messo nero su bianco il proprio manifesto per un nuovo modo di vivere in “La mia casa sul ciliegio – Lasciare la città, vivere in un bosco, essere felici”, pubblicato quest’anno da Ts Edizioni. Gli amanti del Tree House Living sono sempre di più: sarebbe riduttivo tradurre il termine come “vivere in una casa sull’albero”. Si tratta invece di persone che ambiscono a una quotidianità più semplice, serena e in armonia con la natura. Il libro di Gabriele Ghio sarà presentato oggi alle 16.30 alla “Dolcetteria di Laura”, in via Libarna 16 ad Arquata Scrivia, alla presenza dell’autore.