Anno nuovo, vita vecchia: strade ovadesi piene di rifiuti
Le provinciali prese di mira dai "furbetti": un fenomeno difficile da arginare
In arrivo i verbali elevati dopo l'entrata in funzione delle foto trappole
OVADA – Non solo abbandoni lungo le strade periferiche, i fossi e le provinciali. Il fenomeno si concentra anche in prossimità dei cestini stradali del centro della città. Secondo i dati messi a disposizione da Econet, ammonta a 14.7 tonnellate al mese la quantità di spazzatura che sfugge al ciclo della differenziata. Adesso il Comune di Ovada sembra deciso a operare un giro di vite che vada nella direzione di un maggiore rispetto dell’ambiente e tuteli i cittadini rispettosi. Controlli intensificati sui sacchetti abbandonati, una seconda fase gestita con l’introduzione delle fototrappole: queste le misure messe in campo anche in questi giorni.
Anno nuovo, vita vecchia: strade ovadesi piene di rifiuti
Le provinciali prese di mira dai "furbetti": un fenomeno difficile da arginare
“Le verifiche sui sacchetti – spiega l’assessore all’Igiene Pubblica, Marco Lanza – hanno permesso di elevare diversi verbali ai trasgressori. La passaggio alle fototrappole è arrivato dopo l’approvazione in consiglio dell’apposito regolamento”. “Sono già in partenza – chiarisce il sindaco, Paolo Lantero – La repressione non è la nostra strada preferita, ma in questo caso è stata l’unica percorribile, continueremo nelle prossime settimane a punire chi si renderà protagonista di abbandoni”.
Cappellette: giornata di pulizia con i volontari di "Plastic free"
Molte le adesioni pervenute al neonato gruppo ovadese
Tra le aree prese maggiormente di mira la strada delle Cappellette e la 456 del Turchino verso il confine con la Liguria. Ma sono diverse le aree che spesso pagano il prezzo della maleducazione. Di recente anche le provinciali “Ovada – Novi” e “Ovada – Alessandria”. “In parallelo Econet – spiega il presidente Elio Ardizzone – sta acquisendo le banche dati necessarie per individuare tutti coloro che non risultano a ruolo, in particolare seconde case e coloro che pur essendo a ruolo non hanno ritirato i contenitori, il che non consente di conferire in maniera regolare. A coloro che verranno individuati verrà addebitata la tariffa non pagata negli ultimi 5 anni, per i tre gestiti da Econet dalla stessa Econet e per i due precedenti dai singoli comuni”.