Il Santo di oggi, 8 aprile, è Sant’Amanzio di Como.
Oggi, 8 aprile, la Chiesa celebra anche San Dionigi di Corinto
Il Santo di oggi, 8 aprile, è Sant’Amanzio di Como ma vengono celebrati anche San Dionigi di Corinto e Santa Giulia Billiart.
Sant’Amanzio di Como
Vescovo – Nato a Canterbury in Inghilterra, parente per parte di madre di Teodosio III o di qualche altro imperatore dei sec. IV-V, fu terzo vescovo di Como, successore di S. Provino (morto nel 420). Avendo riportato da un viaggio a Roma alcune reliquie degli apostoli Pietro e Paolo, costruì in loro onore una chiesa, rifatta in stile romanico nel sec. IX e dedicata a S. Abbondio, suo valido aiutante e successore intorno al 450.
Morì l’8 aprile, giorno della sua festa, di un anno non precisabile, probabilmente del 448. Le sue reliquie, conservate a Como nella Chiesa da lui costruita, il 2 luglio 1590 furono trasferite nella chiesa dei Gesuiti, della quale è patrono insieme con S. Felice.
Il santo di oggi: il calendario giorno per giorno
San Dionigi di Corinto
Vescovo e martire – Nasce a Corinto (Grecia) nel II secolo. Non esiste molta documentazione su Dionigi. Nominato vescovo della sua città, Corinto in Grecia, dal 166 al 174. Le poche notizie sicure che si hanno risalgono a San Girolamo e soprattutto a Eusebio di Cesarea. Eusebio ha conservato interessanti frammenti di otto sue lettere, inviate alla Chiesa di Atene, di Lacedemone, di Amastri nel Ponto, di Cnosso a Creta. Tali frammenti, nonostante siano privi di notizie su san Dionigi sono documenti importanti e rari.
Dionigi viene ricordato come martire nel Martirologio Romano, ma anche sulla sua morte non si hanno informazioni certe. È venerato come santo dalla Chiesa cattolica, da quella ortodossa e da quella copta.
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Santa Giulia Billiart
Fondatrice e Vergine
Nata a Cuvilly (Francia) il 12 luglio 1751 da una famiglia agiata. A 16 anni, la sua famiglia cadde in miseria e Giulia fu costretta a lavorare. A 22 anni si ammalò e rimase paralizzata alle gambe. Si dedicò alla pietà e al catechismo dei bambini.
Durante la Rivoluzione Francese, fuggì ad Amiens e incontrò padre Varin. Fondò un’organizzazione per l’educazione cristiana delle fanciulle. Nel 1803 iniziò la vita in comune con alcune compagne.
Pronunciò i voti nel 1804, anno della miracolosa guarigione delle sue gambe. Superiora nel 1805, aprì scuole in Francia e Belgio.
Nel 1809, a causa di calunnie, si trasferì a Namur in Belgio con la sua comunità. Le Suore cambiarono nome in “Suore di Nostra Signora di Namur”. Diffuse le sue fondazioni anche in Belgio. Fervente devota al Sacro Cuore, ebbe doni di estasi e miracoli.
Morì a Namur l’8 aprile 1816.