Chi non studia… lavora meno. Sono tanti gli inattivi
Alessandria ha tassi di disoccupazione tra i più alti in Piemonte. Dipendono anche dai titoli di studio. Per i giovani poche possibilità
In una provincia anziana e destinata ulteriormente ad invecchiare è utile analizzare la correlazione tra occupazione e titolo di studio per capire il futuro del territorio. Lo ha fatto per noi l’analista Giovanni Facco de Il Comunicatore Italiano che ha elaborato gli ultimi dati disponibili, quelli del 2017.
«Il Piemonte ha 1.334.386 milioni di occupati, tra dipendenti e indipendenti. Di questi, 165.652 hanno una laurea magistrale (12,4%), 485.706 hanno un qualsiasi diploma di scuola superiore (36,4%). I restanti 683 mila (51,2%) hanno conseguito solamente la scuola media o posseggono titoli inferiori». L’occupazione maschile negli ultimi anni è calata del 4 per cento, mentre quella femminile ha fatto registrare un +2%. Alessandria nel 2020 ha avuto un recupero tra l’1-3% sia per gli uomini che per le donne, ma consolida comunque un posizionamento di ultima provincia del Piemonte per tasso di occupazione con un 62,5%, il più basso del Piemonte.
Disoccupazione alta
Il tasso piemontese di chi non aveva una occupazione, già nel 2008, era superiore di 1 punto percentuale a quello della media nel Nord Ovest e nel 2020 era arrivato al 7,5%. Torino, Vercelli e Alessandria sono le province con il tasso più alto. Proprio la nostra provincia ha il valore in assoluto più elevato: 9,5%.
E i giovani?
Il tasso di disoccupazione giovanile regionale riguarda la fascia di età di 15-29 anni: era del 10,6% nel 2008 ed è del 18% nel 2019-20, anch’esso superiore di circa 2 punti a quello del Nord Ovest. Le province di Alessandria e Torino si collocano tra le prime, sempre per numero relativo di giovani senza lavoro, con un rapporto tra il 21 e il 24%.
Più si va avanti e più il titolo di studio influirà sul lavoro. Basti guardare il raffronto tra il 2019 e il 2008: in questo lasso di tempo la percentuale dei disoccupati che possiede solo la licenza elementare e scuola media si è di fatto triplicato. «Anche i possessori di diploma e di laurea hanno visto crescere il loro tasso di disoccupazione anche se con percentuali più basse».
Inattivi
Gli inattivi (chi non cerva o non è disponibile al lavoro) in Piemonte sono 804 mila (2020). Erano 876 mila nel 2008 e 763mila nel 2019. Rappresentano il 29% della popolazione attiva e nel periodo di riferimento l’incidenza degli inattivi a livello provinciale è: 30,2% a Torino, Vercelli e Alessandria 30,2%, 27,1% a Cuneo ed Asti , Verbano ha il 31,4%.