Dante e Dalì, in biblioteca la Divina Commedia diventa spettacolo
Il progetto coinvolge Novi Ligure, Gavi, Fresonara, Serravalle Scrivia, Cabella Ligure, Voltaggio e Lerma, con gli attori del Teatro del…
Anche monsignor Testore alla presentazione dell'opera
LERMA – Si è svolta sabato scorso, nel giorno in cui viene celebrata la figura di San Francesco da Paola, la presentazione dell’affresco del catino absidale presente nella navata della Parrocchia di San Giovanni Battista, nel centro storico di Lerma. Una data (2 aprile) scelta in maniera tutt’altro che casuale.
Al termine dell’ultimo intervento di restauro effettuato in loco, infatti, è tornata alla luce (l’opera è rimasta “nascosta” per parecchio tempo, ndr) anche una raffigurazione del celebre santo di origine calabrese. Il ritratto è collocato nella lunetta di destra, con il protettore dei naviganti che, nel dipinto, mette a completa disposizione dei suoi confratelli il proprio mantello (utilizzato sia come imbarcazione sia come vela) per consentire loro di compiere la traversata dello Stretto di Messina.
L’opera (composta da diverse raffigurazioni, con al centro il battesimo di Gesù) ha attirato anche l’attenzione di Francesco Baccini, atteso protagonista (ma la sua partecipazione, prevista in videocollegamento, è sfumata) della cerimonia.
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«In seguito alla scomparsa (a causa di una poliomielite), a tre anni e mezzo, di mia sorella Mariangela – ha spiegato il noto cantautore genovese – i miei genitori hanno fatto un voto (“Se nasce un figlio maschio lo chiamo Francesco, se femmina Paola”) a San Francesco da Paola. Entrambi erano già quarantenni e a mia madre venne detto che non avrebbe più avuto figli. Quattro anni dopo sono nato io e poi, successivamente, è venuta al mondo anche un’altra sorella, chiamata, naturalmente, Paola». L’atto è stato compiuto all’interno dell’omonimo santuario costruito nel quartiere di San Teodoro.
Ed è proprio in quella struttura che riposano alcuni membri della famiglia lermese degli Spinola, che ha contribuito (anche economicamente) alla realizzazione dell’edificio. Anche il loro stemma spicca ai lati dell’affresco.
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«È un patrimonio storico del nostro paese». Oltre al sindaco di Lerma, Bruno Aloisio, anche il il Vescovo della Diocesi di Acqui Terme, monsignor Luigi Testore, ha preso parte alla presentazione (organizzata dal comitato culturale “Amici per Lerma”) dell’opera.