Il Santo di oggi, 7 aprile, è San Giovanni Battista de La Salle
Oggi, 7 aprile, la Chiesa celebra anche Sant'Ermanno Giuseppe di Colonia
Il Santo di oggi, 7 aprile, è San Giovanni Battista de La Salle ma viene celebrato anche Sant’Ermanno Giuseppe di Colonia.
La vita di San Giovanni Battista de La Salle
Primo di dieci fratelli, nacque a Reims il 30 aprile del 1651. Giambattista non dimostrò nei primi anni nulla di straordinario: A sette anni serviva in parrocchia, e a nove frequentava le scuole pubbliche: il tutto in modo diligente, ma ordinario. Dopo retorica, studiò filosofia e nel 1669, (contava allora diciotto anni) ottenne il diploma per cui si vedeva aperta davanti ogni via. Ma il giovane aveva già scelto la sua strada fin dagli undici anni quando fece la sua prima Comunione: voleva essere religioso. L’11 marzo 1662 fu offerto un canonicato dal parente Doret.
Mortagli la madre nel 1671 e l’anno dopo il padre, si trovò ad essere il capo famiglia e quindi dovette lasciare Parigi per tornare a Reims. In seguito ricevette il diaconato nel 1676 e il 9 aprile 1678 e venne consacrato sacerdote.
Fu subito assegnato al ministero. Aiutato da una pia signora, aprì le sue prime scuole e trasformò alcuni giovani volenterosi in abili maestri. Ebbe dure prove: abbandono di fratelli, mancanza di mezzi, ma con aspre penitenze e una illimitata confidenza superò ogni difficoltà. Nelle avversità passava notte intere chiuso in chiesa da solo, e si flagellava piangendo ai piedi del santo tabernacolo. Però non si esaltava né si abbatteva mai: sia nelle prosperità come nelle avversità soleva dire: «Dio sia benedetto».
Dopo una breve malattia muore il Venerdì Santo all’età di 68 anni. Tra le sue ultime parole: «Adoro in tutto le disposizioni di Dio su di me». Alla sua morte, l’Istituto da lui fondato è composto da ventitré case, centouno fratelli e oltre diecimila allievi. Viene canonizzato nel 1900.
Il santo di oggi: il calendario giorno per giorno
Sant’Ermanno Giuseppe di Colonia
Ermanno nacque a Colonia intorno al 1150 in una famiglia povera. A dodici anni alcuni monaci iniziano ad occuparsi di lui mandandolo in Olanda dove ricevette un’istruzione scolastica generale. Tornato a casa divenne a sua volta monaco: Ermanno fu afflitto da problemi di salute per tutta la vita, aggravati anche dal digiuno e da altre penitenze.
Nel 1241 fu inviato a celebrare le funzioni della passione e della Pasqua in un monastero a Hoven ma lì fu colpito da una forte febbre che lo porto alla morte. Il suo culto, per le sue visioni ed esperienze mistiche, si sviluppò immediatamente e fu approvato ufficialmente nel 1958: due anni dopo fu proclamato santo.
Beata Maria Assunta Pallotta
È nata a Force nelle Marche, da una famiglia contadina povera e religiosa. Era una ragazza semplice, gentile e molto devota.
Nel 1898 si reca presso la casa delle Suore Francescane Missionarie di Maria e successivamente a Roma, Grottaferrata e Firenze, vivendo una vita fatta di semplicità, umiltà, disponibilità e a svolgere i servizi più modesti e i lavori più pesanti.
Maria Assunta chiese di essere inviata in Cina, e nel 1904 arrivò a Shansi. Fu assegnata come cuoca all’orfanotrofio di una piccola città, Donger-kou. L’anno dopo, una terribile epidemia di tifo si diffuse in tutto lo Shansi e, oltre a diversi orfani, morirono quattro suore, la terza delle quali era proprio suor Maria Assunta.
Il 7 aprile ricevette gli ultimi sacramenti e venti minuti prima di morire, un profumo misterioso inondò le stanze in cui aveva vissuto.
Nel 1913, quando fu riesumata, il suo corpo fu ritrovato in perfette condizioni. I cinesi la chiamavano “la santa dei profumi”. Fu la prima missionaria francescana di Maria a raggiungere la santità senza passare per il martirio. Fu beatificata da Pio XII il 7 novembre 1954.