Bosio: “Regione in città, ma la sanità? Lega, mi candido se…”
L'ex sindaco chiede che si investano fondi anche sul 'Galliano': "I candidati sindaci non dicono nulla?"
ACQUI TERME – Venerdì 8 ad Acqui Terme, tra Palazzo Robellini e il PalaCongressi, si terranno gli incontri della Giunta regionale con i lavoratori delle Terme e i sindaci del territorio: temi del giorno, la crisi del comparto termale e le ricadute economiche che la Peste suina sta causando e causerà ad allevatori, imprenditori agricoli e operatori dell’outdoor. Argomenti senza dubbio attuali e per i quali urgono soluzioni e confronti, ma c’è chi, come l’ex sindaco Bernardino Bosio, fa notare come sia stato colpevolmente tralasciato il tema della sanità, che da tempo figura tra le problematiche più “scottanti” del territorio acquese e non solo.
“Fondi a sanità regionale: per Acqui il nulla”
«Non ne do responsabilità tanto alla Giunta regionale – dichiara Bosio – quanto piuttosto ai cinque candidati sindaci, Lucchini in particolare, che speravo avesse un minimo di riguardo in più per la città e per gli acquesi. Il problema dell’ospedale è sempre più allarmante. Eppure se andiamo a vedere la delibera dello scorso febbraio, dei circa 450 milioni stanziati a livello regionale nemmeno un euro è stato destinato all’ospedale di Acqui Terme». L’ex sindaco termale non ne fa una questione di campanilismo, «anche perché, vista la situazione sanitaria nazionale, mi fa piacere se altri ospedali della provincia e le varie case di comunità possono attingere dai fondi elargiti per la nostra provincia (60 milioni circa, ndr), ma l’Acquese ha il bacino d’utenza più anziano della provincia e tra i più anziani in Regione».
L’ex sindaco tira in ballo anche i rappresentanti locali della “sua” Lega – «che non ho mai smesso di votare, nemmeno quando mi avvicinai ad An» – svelando un retroscena che per alcuni in città è cosa nota, per altri molto meno: «Non ho problemi a dire che la Lega mi ha chiesto di presentarmi alle Amministrative come capolista di coalizione a sostegno della candidata Franco Roso. Bene, ora dico agli amici della Lega: se voi vi assumete l’impegno di fare ciò che serve per soddisfare le mie richieste in ambito sanitario, allora io mi rendo disponibile per le prossime Comunali». Cosa chiede Bosio più nello specifico? «Chiedo che al ‘Galliano’ partano prima possibile i lavori di messa in sicurezza del piano terra, del secondo e del quinto piano. Ho saputo, poi, che c’è la volontà di spostare la Radiologia nel reparto attualmente occupato dalla Fisiatria. Io dico, ok, ma prima troviamo una nuova e magari più funzionale sistemazione del reparto di Fisiatria. Per i pazienti anziani e disabili ultimamente si stanno verificando troppi problemi a livello logistico e non solo. Infine, chiedo che siano garantiti tutti gli adeguamenti della rete ospedaliera agli standard previsti della legge 135/2012 e del Patto per la Salute 2014/2016».
“Le soluzioni si possono trovare”
Insomma, Bernardino Bosio lo aveva dichiarato già in tempi non sospetti che la possibilità di una sua (ri)scesa in campo non era stata ancora accantonata. Ora l’ex sindaco lo dice senza mezzi termini: «Se da parte della Lega avrò i riscontri che vado cercando, allora accetterò di presentarmi alle prossime elezioni Comunali a sostegno di Franca Roso».
Nel caso in cui sulla sanità acquese continuasse a permanere una situazione di stallo, Bosio non ha intenzione di restare con le mani in mani: «Nel caso se ne presentasse la necessità, ho già contattato un gruppo di avvocati per avviare una “class action” nei confronti di chi ha contribuito a ridurre allo stremo l’ospedale di Acqui Terme. A ogni modo sono convinto che se da parte della Lega c’è la buona volontà le soluzioni per il nostro ospedale si possono trovare. Stesso discorso per i fondi necessari alla riqualificazione del ‘Galliano’».