Longo: "Se giochiamo così, ci salviamo"
"Cosa fa la differenza negli ultimi 25 metro? La qualità"
Le fragilità della difesa e inquadrare la porta è sempre più un problema
CREMONA – Non si dica che non era lo ‘Zini’ il campo dove andare a conquistare punti. Perché in altri, quelli più ‘alla portata’ dell’Alessandria, la classifica non si è mossa o solo minimamente: Cosenza, Crotone, contro la Spal, pure contro la Ternana. Le sconfitte sono 19, in 33 gare: in altre stagioni, con i punti attuali, la salvezza sarebbe già tramontata da un pezzo.
Il fatto che i gol degli avversari diretti servono più di quelli dei Grigi è la fotografia di una realtà disarmante, perché la qualità non si inventa e il gap si può mascherare con l’impegno, ma alla fine viene a galla. E spaventa, perché sta trascinando verso il basso.
PISSERI – Quasi assolto: anche questa volta è pronto su Gondo, poco fortunato sulla prima conclusione di Strizzolo, che respinge ma la palla resta lì, e infilato da Gaetano che i suoi compagni lasciano passare: 6
PRESTIA – In difficoltà: succede da troppe gare che un pilastro della difesa presenti crepe, prima a destra, nel duello con Buonaiuto che soffre molto, poi al centro dove non si capisce perché Gaetano abbia strada così libera: Sarà anche bravo, ma il capitano, e la difesa grigia, sembrano le acque del Mar Rosso al passaggio di Mosé: 5.5
Longo: "Se giochiamo così, ci salviamo"
"Cosa fa la differenza negli ultimi 25 metro? La qualità"
DI GENNARO – Sufficiente: ma senza acuti, qualche anticipo di testa efficace, il controllo di Gondo, che è più falloso di un marcatore, una salita nell’area avversaria, ma il colpo di testa è fuori misura. In questo momento, però, è il più pronto della difesa e Longo non vuole rischiare di perdere anche lui: 6
COCCOLO – (dal 1’st) Frenato: a sinistra aveva dimostrato di saper spingere. Ci prova, con scarso esito e nelle rare ripartenze cremonesi nella ripresa mostra di faticare:5.5
PARODI – Involuto: il motorino è fuori giri. Nel senso che gira poco e male. L’infortunio può aver lasciato scorie nella condi
MUSTACCHIO – Evanescente: non bastano un paio di accelerazioni, se poi il pallone finisce suio piedi dell’avversario, per la troppa precipitazione, sicuramente per quella qualità che gli altri hanno e sfruttano e il numero 17 grigio ha dimenticato di possedere: 5
PIEROZZI – (dal 12’st) Arretrato: i segnali di brillantezza di tre giorni prima si sono subiti affievoliti. Dà quasi lìimpressione di giocare più da difensore aggiunto che da elemento di spinta, non si sa se pre richiesta tattica o per scelta personale, in questo caso determinata dalla condizione: 5.5
CASARINI – Altalenante: in 11 contro 11 il gioco passa poco dai suoi piedi e l’Alessandria non può prescindere da chi imposta. Sarebbe compito del vicecapitano, che fatica s svolgere, un po’ meglio con la superiorità numerica (come nell’azione del gol), ma troppo a sprazzi. La sua rabbia, alla fine, può essere anche verso se stesso e una prestazione che non ha convinto neppure lui: 5.5
MILANESE – Grintoso: in mezzo è quello che lotta di più, recupera palloni, cambia il gioco, suggerisce uno dei palloni più belli, a Chiarello, su cui Ravanelli fa un recupero strepitoso. Giocare a testa alta nella bagarre del fondoclassifica, è una qualità. I crampi lo obbligano a sollecitare il cambio: 6.5
BARILLA’ – (dal 25’st) Compassato: Prevedibile nei movimenti, poco incisivo, mai una volta che si liberi al tiro: 5
MATTIELLO – Sciolto: sulla fascia di sinistra, soprattutto nel primo tempo, ha corsa, fa salire la squadra, ha accelerazioni, mette cross. Poco sfruttati. Paradossalmente sugerisce meno quando in area ci sarebbe (Marconi) chi potrebbe sfruttarli. Ma anche la continuità va cercata: 6
CHIARELLO – Generoso: è nel suo dna, anche se da molte gare fa fatica ad esprimere questa generosità come vorrebbe. Palla gol enorme, ma Ravanelli gli nega un gol che avrebbe spostato gli equilibri. Cosa che ai Grigi, da troppo tempo, non riesce: 6
Cremonese - Alessandria, la sconfitta che brucia tanto
Palombi rimette in gioco i Grigi, che non sfruttano però l'uomo in più per 50 minuti
KOLAJ (dal 31’st) Volenteroso: sicuramente animato da buoni proposito, che non riesce, però, a concretizzare: 5.5
CORAZZA – Sovrastato: quando ci sono difensori con la fisicità di quelli della Cremonese (e di moltissimi in B), le uniche armi sono la velocità di inserimento e giocate palla a terra. Una gli riesce anche bene, prima occasione, e grande intervento di Carnesecchi, poi i suggerimenti sono, spesso, fuori misura per lui, e di facile cattura per chi lo marca: 5.5
MARCONI – (dal 12’st) Inconsistente: è anche vero che, quando entra lui, la produzione di cross della prima ora si esaurisce, ma nell’unico tuffo, sottoporta, per colpire di testa, non riesce a superare Carnesecchi e gira sul fondo. E’ l’unica giocata in quasi 40 minuti: 5
PALOMBI – Reattivo: Carnesecchi lo aiuta a far rientrare i Grigi in partita (nella foto) e poi gli nega il pareggio pochi minuti dopo. Almeno è dentro al gioco, come non era accaduto in altre gare, ma quando si ha la palla per tirare il fondamento è inquadrare lo specchio della porta. Non sparare alle stelle: 6