Il sogno di Sediqa e Shukria: “Qui in Italia per continuare gli studi”
Dal Soroptimist di Alessandria e Acqui due pc e mille euro a ognuna
ALESSANDRIA – Sediqa e Shukria proseguiranno il loro percorso di studi in Italia anche grazie all’aiuto dei Soroptimist Club di Alessandria e Acqui Terme. Le due giovani studentesse afgane giunte nel nostro Paese la scorsa estate dopo la presa di Kabul da parte dei talebani, potranno infatti contare su un nuovo personal computer e su un contributo economico di 1000 euro ognuna. La cerimonia di consegna si è tenuta nella mattinata di mercoledì 6 in Prefettura ad Alessandria.
«Purtroppo – ha spiegato il prefetto Francesco Zito – quando subentra una nuova emergenza si tende un po’ a dimenticare quella precedente. Il Soroptimist, però, ci chiama a non dimenticare chi è fuggito dal regime dei talebani, in particolare le donne, che a causa del governo repressivo dei fondamentalisti sono costrette a condizioni di totale sottomissione. Il riconoscimento di oggi a Sadiqa e Shukria va anche al loro esempio, e come dimostrazione del sostegno a un percorso di emancipazione che deve riguardare tutte le donne afgane». Ad accompagnare le due ragazze in veste di traduttore, Jawad Karimy, cittadino afgano ufficiale dell’esercito locale rifugiato ad Alessandria.
Sediqa Fasihi, 25 anni, era iscritta al corso di Informatica dell’Università di Kabul e collaboratrice dell’associazione “Girls Toward Leadership”, mentre Shukria Ashrafi, 19 anni, frequentava la facoltà di Economia. Quando però i talebani hanno preso il potere, nel giro di pochi giorni le loro vite sono state stravolte. «Eravamo in Università quando i talebani sono entrati a Kabul. Insieme, io e Shukria siamo subito scappate a casa – racconta Sediqa – e dopo vari tentativi siamo riuscite a telefonare ad alcuni contatti che avevamo in Italia. Abbiamo tentato varie di entrare all’aeroporto di Kabul, ma all’inizio non è stato facile perché c’erano più di 5mila persone. C’è stato anche un attentato. Dopo tre giorni di attesa i militari italiani ci hanno fatte entrare in aeroporto».
A livello nazionale è stato siglato un Protocollo d’Intesa tra il Ministero degli Interni e Soroptimist International «per collaborare nel sostegno della causa afgana – spiega Valeria Moratti, presidente della delegazione di Alessandria – soprattutto nei confronti delle donne. Nel nostro statuto, infatti, è compreso il miglioramento della condizione femminile in tutto il mondo. Con il club di Acqui Terme, in collaborazione con la Prefettura e Anna Pagella, presidente dell’Aps Social Domus, abbiamo pensato di acquistare due personal computer e di elargire un contributo economico per sostenere negli studi Sadiqa e Shukria».
«Come Soroptmist di Acqui abbiamo aderito con grande entusiasmo alla proposta arrivata dalle amiche di Alessandria. Attraverso lo studio queste due ragazze giunte da tanto lontano potranno proseguire il loro percorso di emancipazione», ha dichiarato Silvia Camiciotti, segretaria del Soroptimist acquese.
«Vogliamo ringraziare di cuore il Soroptimist e l’associazione Social Domus (dove le due ragazze al momento sono ospitate, ndr) per il supporto che ci hanno offerto. Vi saremo per sempre debitrici. Noi ora siamo al sicuro in Italia – dichiara Sediqa – ma il nostro pensiero è sempre rivolto alle donne afgane, che ora non possono nemmeno studiare perché i talebani hanno chiuso le scuole. Anche da qui faremo il possibile per aiutare le donne del nostro Paese».