Il Comune firma il manifesto e dice ‘no’ alla violenza verbale
Sabato all'ex Kaimano il convegno dell'associazione 'Parole O_Stili'. Ospite l'ex ministro Lucia Azzolina
ACQUI TERME – Per una comunicazione non ostile, nel rispetto degli altri e delle idee altrui, questo è l’impegno che il sindaco Lorenzo Lucchini si è assunto a nome dell’amministrazione comunale sottoscrivendo il manifesto dell’associazione ‘Parole O_Stili’.
Sabato all’ex Kaimano si è svolta la giornata dedicata alla sensibilizzazione contro la violenza delle parole. La pedagogista Barbara Laura Alaimo ha presentato il manifesto in cui sono elencati i dieci punti per combattere la violenza verbale. Ospite d’eccezione Lucia Azzolina, che da quasi due anni vive sotto scorta anche a causa delle minacce e degli insulti ricevuti online. Minacce e offese che l’ex ministro dell’Istruzione ha deciso di mettere nero su bianco nel libro “La vita insegna”, la cui prefazione è opera della senatrice Liliana Segre, anche lei donna sotto scorta.
«Molti degli insulti che ho ricevuto –ha spiegato la Azzolina – provengono da padri di famiglia, che probabilmente a casa con moglie e figli si dimostrano amorevoli. Purtroppo le donne sono tra i bersagli preferiti degli odiatori del web. In Italia abbiamo un percorso molto lungo da fare sulla percezione che certi uomini hanno delle donne e del loro ruolo nella società. Certi commenti che spesso sento anche in Parlamento da parte di certi colleghi ne sono l’ulteriore dimostrazione». Come arginare questa pericolosa deriva? Partendo dai giovani, «e dalla scuola – afferma l’ex ministro dell’Istruzione – perché noi insegnanti abbiamo il dovere di intervenire quando ci rendiamo conto che una ragazza o un ragazzo vengono presi di mira per il loro aspetto fisico o il loro orientamento sessuale. Docenti e dirigenti scolastici devono fare squadra per arginare i fenomeni di bullismo e per insegnare ai propri alunni il rispetto dell’altro, di qualunque fede religiosa, colore della pelle o orientamento sessuale esso o essa sia».
Il sindaco Lucchini ha rimarcato l’importanza del ruolo di genitore, soprattutto di questi tempi: «Dobbiamo essere anche noi genitori – ha dichiarato Lucchini – ad assumerci le nostre responsabilità, controllando i nostri figli e imparando ad ascoltarli. Guardiamo solo quello che sta succedendo qui ad Acqui con sempre più frequenza. Non è normale che gruppi di ragazzini di 13 o 14 anni rimangano in giro fino a tarda notte, spesso sotto l’effetto di alcol e stupefacenti. Mamme e papà non possono sperare che siano le forze dell’ordine a tenere lontani i loro figli da guai e pericoli. La responsabilità è prima di tutto genitoriale. E questo vale anche per quanto riguarda l’educazione al rispetto, anche verbale, dei coetanei e degli adulti».