Il Santo di oggi, 6 aprile, è San Pietro da Verona
Oggi, 6 aprile, la Chiesa celebra anche e Beata Caterina Morigi da Pallanza
Il Santo di oggi, 6 aprile, è San Pietro da Verona ma viene celebrata anche Beata Caterina Morigi da Pallanza.
La vita di San Pietro da Verona
Sacerdote domenicano e martire – Nacque a Verona alla fine del sec. XII in una famiglia eretica, ma già ragazzino si oppose ai suoi parenti. Studiò all’Università di Bologna dove poi entrò nell’Ordine Domenicano quando S. Domenico era ancora in vita. Dal 1236 predica contro l’eresia in molte città d’Italia, ma Milano fu il campo principale delle sue pubbliche dispute con gli eretici che erano accompagnate da miracoli e profezie. Nel 1251 papa Innocenzo IV lo nominò inquisitore per le città di Milano e Como.
L’eresia era molto diffusa e difficile da debellare. Proprio nella domenica delle Palme 24 marzo 1252 durante una predica egli predisse la sua morte per mano degli eretici. I capi delle sette delle città di Milano, Bergamo, Lodi e Pavia assunsero come esecutori, i killer di allora. Essi prepararono un agguato vicino a Meda dove Pietro e altri due domenicani erano impegnati in una missione a Farga. Durante il tragitto, il 6 aprile 1252, l’assassino con una falce spaccò la testa di Pietro e lo pugnalò con un coltello nel petto, l’altro confratello Domenico ebbe parecchie ferite; morì sei giorni dopo nel convento delle Benedettine di Meda.
Il corpo di Pietro fu trasportato subito a Milano dove ebbe un trionfale funerale e fu sepolto nel cimitero dei Martiri. Ci furono notizie di molti miracoli tra i quali la conversione del vescovo eretico Daniele da Giussano, che aveva ordinato la sua morte, e dello stesso assassino, che entrarono poi nell’Ordine Domenicano. Undici mesi dopo, il 9 marzo 1253, papa Innocenzo IV lo canonizzò.
Il santo di oggi: il calendario giorno per giorno
Beata Caterina Morigi da Pallanza
Nasce a Pallanza (Novara) nel 1437 circa. Rimane orfana a 14 anni dopo che entrambi i genitori muoiono a causa di un’epidemia di peste. L’anno successivo abbraccia la fede religiosa dopo avere ascoltato una predica sulla passione di Gesù a Milano.
Si trasferisce nelle grotte del Sacro Monte di Varese dove poco dopo si uniscono a lei anche cinque discepole: il gruppo forma una comunità e segue la regola agostiniana. Caterina conduce una vita di preghiera e privazioni e ha il dono della profezia. I resti di Caterina sono conservati nel santuario di Santa Maria del Monte.
Beato Michele Rua
Michele nacque a Torino nel giugno del 1837. Su suggerimento di don Bosco frequentò il ginnasio locale per due anni, dal 1850 al 1852, per poi entrare all’oratorio di Valdocco, a Torino, come convittore, cominciando a indossare l’abito da chierico.
Nel 1854, Michele fu uno dei primi a operare con don Bosco per la fondazione della congregazione salesiana, dedicata alla «carità pratica verso il nostro prossimo» e ispirata alla dolce cordialità del suo protettore, S. Francesco di Sales.
Nel 1860 fu ordinato sacerdote e da allora in poi fu sempre a fianco di don Bosco, divenendo nel 1865 suo vicario ufficiale nell’opera di diffondere e guidare la nuova fondazione. Nel 1888, in occasione della morte di don Bosco, il papa confermò Michele rettore maggiore dei salesiani.
Nel febbraio 1910 Michele si ammalò gravemente e morì d’infarto il 6 aprile all’età di settantatré anni. Fu sepolto a Torino a fianco di don Bosco e sulla sua tomba fu scritto: «Il secondo padre della famiglia Salesiana».