Peste Suina, la Cia: «Si alla recinzione modificata nell'Ovadese e ad Arquata»
Dopo l'incontro con il commissario straordinario
Il documento, firmato anche dalla senatrice Matrisciano, chiede al Governo di valutare misure di biosicurezza e sostegni per le attività danneggiate
La situazione relativa alla peste suina africana in Piemonte e Liguria è sotto stretto monitoraggio. Dall’inizio di gennaio, quando è stato scoperto il primo caso a Ovada, sono 74 i casi in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.
Peste Suina, la Cia: «Si alla recinzione modificata nell'Ovadese e ad Arquata»
Dopo l'incontro con il commissario straordinario
Proprio oggi è stato proposto e accolto nell’aula del Senato un Odg che “impegna il Governo a valutare l’opportunità di prevedere, per i suini sani detenuti come animali da compagnia e non a fini produttivi, i quali si trovino in zone infette o confinanti, l’applicazione delle esclusive misure di biosicurezza non cruente per il contenimento della peste suina africana, ritenendosi escluso l’abbattimento preventivo”. Lo si legge nell documento firmato da Elisa Pirro, Gisella Naturale, Alberto Airola e Susy Matrisciano, senatori del Movimento 5 Stelle.
Non solo: si impegna anche il Governo a “valutare l’opportunità di prevedere misure di sostegno per le ulteriori attività danneggiate dalla peste suina africana, nonché connesse strategie di rilancio”.
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«Ci impegneremo – segnalano in una nota congiunta i senatori M5S – affinché nei prossimi provvedimenti si possano trovare le risorse necessarie per un sostegno a queste attività. Oltre agli allevamenti dobbiamo pensare a tutto il settore silvopastorale, a tutto l’indotto economico fatto di escursionismo, turismo legato all’outdoor che concorre all’economia di questi territori. Oggi queste persone ci stanno chiedendo aiuto e non possiamo lasciarli inascoltati».
La peste suina è una malattia virale che colpisce suini e cinghiali: altamente contagiosa e spesso letale per gli animali, non è, invece, trasmissibile agli esseri umani. Per prevenire e contenere la diffusione è in vigore un Piano di Sorveglianza nazionale che prevede l’attuazione di speciali misure di biosicurezza ed è stato nominato un Commissario straordinario.