Franca Roso replica a Lucchini: “Nei pasticci anche a causa sua”
La candidata sindaco: "Fossi in lui mi preoccuperei di pensare di più alla nostra città"
ACQUI TERME – La scorsa settimana era stata pubblicamente “punzecchiata” dal sindaco Lucchini dopo la sua partecipazione alla manifestazione di lunedì 21 marzo organizzata dalle tre sigle sindacali davanti al Grand Hotel Nuove Terme. Ora Franca Roso va al contrattacco rispondendo alle dichiarazioni del sindaco, che ha contestato alla candidata del centrodestra alla poltrona di Palazzo Levi la scarsa attenzione avuta quando ricopriva il ruolo di vice sindaco nella Giunta Bertero.
“Cause legali: solo ripercussioni negative”
«In merito ad alcune recenti affermazioni da parte dell’attuale sindaco Lorenzo Lucchini, mi vedo costretta a fare alcune necessarie quanto doverose precisazioni. La vendita della quota maggioritaria di partecipazione in Terme spa è stata ceduta nell’anno 2016 dal socio Finpiemonte Partecipazioni Spa, società partecipata della Regione Piemonte guidata dalla Giunta Regionale di centrosinistra Chiamparino. All’epoca ben poco l’amministrazione comunale avrebbe potuto fare, non essendo il Comune di Acqui proprietario di quella quota. Sta di fatto che sia stata l’attuale amministrazione comunale a liberarsi delle quote possedute dal Comune di Acqui. Se il sindaco Lucchini avesse considerato “le terme un settore strategico” – sottolinea Franca Roso – non avrebbe dovuto esercitare per conto del Comune, il diritto di recesso dalla società termale, causando sul bilancio minori entrate per il ridotto valore commerciale delle quote di partecipazione, oramai pesantemente svalutate con conseguenti maggiori spese da sopportare per la causa legale sorta proprio a seguito di questo recesso, generando ripercussioni negative sul bilancio del Comune, a discapito dei cittadini acquesi. Ancor prima per risolvere il problema Terme, avrebbe dovuto cercare il dialogo con la proprietà e non istruire tre cause nei confronti dì Terme spa, di cui una già persa dal Comune con condanna alle spese di lite. Ora sì che siamo davvero in un bel “pasticcio”!».
“Io al presidio perché invitata”
La candidata sindaco risponde poi alle critiche a lei rivolte in quanto presidente “poco attenta” di Ancot: «Riguardo l’Associazione Nazionale dei Comuni Termali (ANCOT), consiglio al sindaco Lucchini di prestare più attenzione. Quando ne critica il suo operato dovrebbe avere la consapevolezza che si sta rivolgendo a 62 comuni termali, ossia a 62 sindaci e non soltanto alla sottoscritta. Per poter criticare l’operato di un’associazione, è necessario esserne parte attiva ossia partecipare alle assemblee e ai progetti. Ero presente in Piazza Italia al presidio per le terme invitata dai dipendenti della società termale, in qualità di presidente Ancot, un ruolo che svolgo da 5 anni gratuitamente al servizio dei comuni termali italiani associati, tra i quali è ricompresa anche la città di Acqui Terme e mi è sembrato doveroso accettare l’invito ed intervenire».
Come già fatto in occasione della manifestazione indetta dai sindacati contro il licenziamento collettivo dei 25 dipendenti delle Terme, la Roso ribadisce la mancanza di dialogo avuta in questi anni con l’amministrazione comunale: «Ho sempre dato la mia collaborazione, dal sindaco Lucchini sempre rifiutata, e ora mi viene a ribadire nuovamente del ritiro del patrocinio dì Ancot rilasciato il 2 Agosto 2019 in occasione del Meeting Internazionale sul Termalismo? Ricordo che il meeting si è svolto 5 ottobre 2019 e non nel 2018, come dal sindaco precisato, e che il patrocinio non è mai stato ritirato dall’Ancot, ma su quest’ultimo punto avevo già risposto anni fa. Come fa un sindaco a non ricordare la data di un evento che considera uno dei più importanti della città che amministra? Mi permetto infine di osservare che dichiarare apertamente sul TGR che le terme sono chiuse per la stagione 2022, peggiora ancor di più una situazione già grave e non è una bella vetrina per la nostra città.
“Sul suo percorso ora solo la candidata sindaco”
«Vede caro sindaco – conclude Franca Roso – invece di pensare al mio ruolo di presidente Ancot e di fare affermazioni inesatte e attacchi politici gratuiti, fossi in lei mi preoccuperei di pensare un po’ di più alla nostra città, una città oramai abbandonata a se stessa. Qui chiudo, non intendendo proseguire in questa inutile e sterile polemica che non ha nulla di costruttivo. I problemi sono altri! Se vuole continuare vada pure avanti da solo, sarà chi legge a fare le dovute valutazioni. Comunque voglio rassicurarla: d’ora in poi sul suo percorso di Sindaco non troverà più Franca Roso Presidente Ancot, ma Franca Roso candidata a Sindaco di Acqui Terme».