NeedYou e la sue rete solidale: centinaia di pallet al confine ucraino
L'associazione di Adriano e Pinuccia Assandri da settimane manda aiuti in Polonia e Ucraina
ACQUI TERME – Sono ben cinque i camion carichi di aiuti umanitari che, grazie all’instancabile opera di NeedYou Onlus, sono stati inviati al confine tra Polonia e Ucraina per aiutare le migliaia di famiglie in fuga dalla guerra oppure ancora nel Paese sotto la costante minaccia del conflitto bellico.
I carichi inviati finora
Giovedì 3 marzo è partito per la Polonia il primo carico «seguendo le istruzioni e le richieste che arrivano dalla prima linea. I beni umanitari sono giunti a destinazione, e sono stati inviati in Ucraina dove stanno aiutando centinaia di famiglie», fanno sapere Adriano e Pinucca Assandri. Il secondo carico è partito una settimana, giovedì 10, «sempre con l’aiuto della ditta Polcab di Natalia Gamon. Nel camion sono stati caricati 33 pallet di beni umanitari: circa 700 panettoni, 212 confezioni di brioches, 381 cartoni di materiale ospedaliero, circa 200 di alimentari vari a lunga scadenza, 48 pacchi di pannoloni ed un rotolo di tessuto. Due giorni dopo ci è arrivato questo messaggio: “Giovedì la roba era ad Acqui, oggi nel negozietto solidale i bambini mangiano le brioche”. Una buona notizia in un mare di notizie cattive. Una notizia che ci conforta e che ci dà la conferma che qualcosa si può fare per alleviare le sofferenze di queste famiglie che hanno perso tutto, che si devono affidare al buon cuore ed alla solidarietà di chi può fare qualcosa per loro».
Mercoledì 16 sono partiti il terzo e il quarto carico: «Lo stesso giorno sono partiti due carichi: 27 pallet su un camion (6 di abbigliamento, 7 di alimentari, 5 di prodotti per l’igiene personale, 3 di materiale per l’assistenza sanitaria, 2 di coperte, 2 di alimenti per l’infanzia, uno di acqua, uno di attrezzatura per prima infanzia, ed inoltre 4 deambulatori e 5 carrozzine e passeggini), e ben 31 pallet sull’altro: 3 di abbigliamento, 16 di Alimentari, 3 di prodotti per l’igiene personale, uno di coperte, uno di cibo per animali, 6 di materiale per l’assistenza medica e di primo soccorso, uno di acqua e prodotti per l’igiene prima infanzia, e 3 carrozzelle».
Venerdì 18 è partito il quinto carico di beni umanitari, «tramite l’associazione LeLeKa di Rimini, questa volta con destinazione direttamente in Ucraina, a Novoyavorivsk, vicino a Leopoli, ormai tristemente famosa per gli attacchi russi. Abbiamo accolto l’appello della Congregazione Don Orione – dichiarano Adriano e Pinuccia Assandri – che proprio a Leopoli ha un centro». Il centro dei missionari religiosi italiani accoglie ragazzi disabili, «che i sacerdoti hanno subito provveduto a mettere in salvo portandoli in Romania: Don Moreno Cattelan li ha accompagnati fino al confine dove Don Valeriano Giacomelli li ha accolti prima di affidarli alla comunità orionina di Tortona. Abbiamo inviato a questi missionari 31 pallet: 22 di viveri, 2 di prodotti per l’igiene, 3 di materiale ospedaliero e 4 di arredi. I beni saranno distribuiti alle famiglie degli sfollati della città, cercando di portare loro un po’ di conforto».
Una rete di solidarietà
NeedYou Onlus, però, nel fare del bene in queste settimana ha avuto modo di collaborare con tante altre persone e realtà che si stanno dando da fare per rifornire il popolo ucraino di beni di prima necessità, come ad esempio «il signor Giuseppe Lazzarotto, una persona fantastica con cui abbiamo in comune la mentalità e la velocità di esecuzione. Abbiamo organizzato la spedizione dei beni raccolti dalle associazioni Maria Madre della Provvidenza di Caselle, Casa della Speranza Onlus di Gassino Torinese e AIB Protezione Civile San Raffaele Cimena ODV, ben 27 pallet dell’altezza media di 2 metri, che sono già stati consegnati nel magazzino di Rybnik, in Polonia. Si è adoperata per questo progetto la Don Orione di Milano come mittente. Grazie al direttore Don Pierluigi Ondei e ad Alberto Farina, segretario del Piccolo Cottolengo di Milano. Abbiamo anche collaborato con il Piccolo Cottolengo Don Orione di Milano e Polcab per inviare un altro carico di beni umanitari con destinazione Rybnik, in Polonia, da dove sarà poi mandato in Ucraina.
Adriano e Pinuccia Assandri, oltre a ringraziare tutte le persone, le associazioni con cui hanno avuto modo di collaborare, vogliono ringraziare anche i tanti volontari che in prima persona si sono resi disponibili per preparare e consegnare i carichi. «Tutto il materiale che ci arriva viene smistato, i nostri volontari la dividono per tipologia, lo fasciano, lo etichettano in italiano, polacco ed ucraino, di modo che all’arrivo sia più facile smistarlo e distribuirlo. Un grande lavoro, nemmeno far del bene è facile come sembra, ma con buona volontà ci riusciamo. Grazie quindi anche ai nostri volontari che non hanno risparmiato le forze!».