Giornata dell'acqua, 25mila borracce ai bimbi delle scuole
Coinvolte primarie e secondarie di primo grado dei Comuni che ricadono nel territorio dell’Ato6
I 'dem' attaccano, il Carroccio risponde: il tema è quello degli investimenti sulla gestione del ciclo idrico tra Alessandria e Novi
ALESSANDRIA – Botta e risposta tra Partito democratico e Lega sulla questione acqua: con un comunicato a firma del segretario provinciale Otello Marilli, del candidato sindaco di Alessandria Giorgio Abonante e del gruppo consiliare di Novi Ligure, infatti, i ‘dem’ attaccano “sulla vicenda che vede contrapposte le aziende che si occupano della gestione del ciclo idrico, Amag per Alessandria e Gestione Acqua per Novi. E’ uno dei tanti esempi della volontà della Lega di gestire questioni pubbliche, che riguardano gli interessi di tutti i cittadini, come fatti privati da decidere nelle stanze del loro partito”.
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Secondo il Pd, “il contratto di servizio dell’Ato 6 prevedeva che le aziende ottenessero una tariffa agevolata a fronte di investimenti di ammodernamento della rete idrica. Investimenti che, ormai è acclarato, Novi ha fatto e Alessandria no. Una scelta di buon senso, quella di garantire maggiori introiti alle aziende che investono sulla manutenzione, per limitare le perdite idriche nelle condutture (che arrivano a valori del 40%), che Novi ha rispettato, e Alessandria no. Il contratto tra le aziende, in maniera previdente, aveva inserito il meccanismo delle perequazioni. Meccanismo che ora chi si è avvantaggiato del contratto, e non ha investito in infrastrutture, vorrebbe non rispettare. Ma la vicenda è anche – purtroppo – tutta politica. Leghiste sono le amministrazioni comunali interessate, leghisti sono i vertici delle aziende, e leghista è il presidente dell’Ato6, Enrico Bussalino. Una questione che la Lega ha scelto di gestire in maniera non trasparente, cercando di risolverla a suo interesse nelle sue stanze. Con il risultato di rischiare o di danneggiare i cittadini di Novi, che si troverebbero a pagare i “conti” di Amag, oppure gli alessandrini, che invece di vedere i loro soldi investiti sulla loro rete, li vedrebbero andare ai novesi. Ma a farne le spese saranno soprattutto gli alessandrini, che con le loro bollette hanno pagato investimenti che non sono stati fatti e che ora rischiano di vedere partire per Novi Ligure 2milioni e 375mila euro per il solo 2021″.
A stretto giro di posta la risposta dei direttivi del Carroccio di Alessandria, Novi Ligure e Tortona: “L’acqua è bene pubblico e tale deve rimanere. Il resto sono polemiche sterile e strumentali. Per questo la Lega di Alessandria, Novi Ligure e Tortona, in modo coeso e unitario, si schiera al fianco del presidente della Provincia Enrico Bussalino, che sta lavorando con impegno per trovare in maniera costruttiva un accordo tra le diverse società di gestione dell’acqua, in merito ad una equa distribuzione degli investimenti su tutte le reti del nostro territorio, per ridurre al massimo le perdite idriche e migliorare il servizio agli utenti”.
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La Lega, dal canto suo, “constata che il Partito democratico, che fino a ieri gestiva le società delle reti idriche, cerca di creare e alimentare scontri di campanile tra Amag Reti Idriche e Gestione Acqua ragionando in maniera privatistica di un bene essenziale come l’acqua. Sosteniamo quindi l’impegno del presidente della Provincia Bussalino per porre fine ad ogni polemica. Grazie al Pnrr EgAto 6 può iniziare un percorso virtuoso che mira a contenere lo spreco di un bene prezioso e di tutti come l’acqua. E’ indubbio che la condizione creatasi con la pandemia abbia in qualche modo variato quelli che erano i tempi di realizzazione degli interventi, e questo comporta che l’attenzione vada posta su un nuovo percorso concordato che compensi eventuali squilibri e miri ad un servizio paragonabile su tutto il territorio interessato preservando la risorsa idrica che è un bene di tutti. Il piano investimenti da oggi al 2034 ha come fine quello dell’efficientamento sempre maggiore delle reti, anche nei comuni più piccoli e periferici”.
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“Chi vuole la guerra tra i Comuni e le società non può che provocare un danno agli utenti che rischia di ripercuotersi sui cittadini sia in termini di qualità del servizio che di aumento della tariffa. Lo ricordiamo ai fautori della cattiva politica: l’acqua è un bene pubblico di tutti i cittadini, non una materia sulla quale lucrare. L’obiettivo è quello di garantire il servizio universalmente sul nostro territorio mantenendo una tariffa adeguata, chi ha pensato di gestire le reti idriche per fare profitto fa parte del passato”.