I santi di oggi, 24 marzo, sono Santa Caterina di Svezia e Beato Diego Giuseppe da Cadice
Santa Caterina di Svezia
E’ una degli otto figli di santa Brigida. Sposa il nobile Edgar von Kiren e decidono di vivere insieme castamente. Si adopera con molto impegno alla canonizzazione della madre Brigida dopo la sua morte avvenuta 1374 che avviene a soli diciotto anni dalla sua morte. Nel 1380 torna a Vadstena e viene eletta badessa.
Aneddoto
Secondo la leggenda Caterina salva Roma dalla piena del Tevere, che ha già abbattuto gli argini.
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Beato Diego Giuseppe da Cadice
Sacerdote cappuccino
Nasce a Cadice (Spagna) il 30 marzo 1743 da genitori di nobile e illustre casato. Resta orfano di mamma a 9 anni. Veste l’abito cappuccino a 14 anni e, allo scoccare dei 15 anni, inizia il noviziato. A 23 anni è pronto per l’ordinazione sacerdotale e, subito dopo, a tuffarsi nell’apostolato attivo. Con l’intento di portare la parola di Dio in mezzo alla gente diventa un grande predicatore capace di risvegliare i sentimenti religiosi della gente. Le sue prediche colpiscono i facili costumi dell’epoca e si scagliano contro balli, corride, commedie e tutto quanto ritenuto troppo libertino. Deve cambiare spesso città in cui svolgere il suo apostolato perché con le sue prediche si crea molti nemici: arriva perfino in Portogallo a portare la sua parola.
Si ammala a Ronda (Spanga) e muore il 24 marzo 1801. Le sue reliquie sono venerate a Ronda nel santuario della Madonna della Pace. Beatificato nel 1894.
Sant’ Oscar Arnulfo Romero Galdámez
Óscar Arnulfo Romero nacque il 15 marzo 1917 a Ciudad Barrios, nello Stato di El Salvador. Nel 1928 riceve la Prima Comunione, per diventare poi a 12 anni apprendista falegname. Ma Oscar vuole diventare sacerdote e venne così ammesso nel Seminario minore di San Miguel; nel 1937 passò 7 mesi al Seminario maggiore di San José de la Montaña, per poi proseguire gli studi a Roma, dove venne ordinato sacerdote il 4 aprile 1942.
Tornato in patria divenne rettore del seminario interdiocesano di San Salvador, direttore di riviste pastorali e segretario della Conferenza Episcopale dell’America Centrale e di Panama, nonché vicino all’Opus Dei.
Nel 1977, quasi sessantenne, divenne arcivescovo di San Salvador, e di fronte alle sanguinose persecuzioni della dittatura del Governo istituì una Commissione per la difesa dei diritti umani denunciando, nelle sue affollate messe, i crimini compiuti dallo Stato. Questo lo rese inviso sia alla destra che lo giudicò comunista, sia alla stessa Chiesa che lo considerò istigatore delle masse contro il Governo.
Il 24 marzo 1980 venne ucciso da un sicario mentre celebrava messa nella cappella dell’ospedale, con un colpo dritto al cuore.
Considerato amico dei poveri, il popolo salvadoregno ha iniziato a pregare sulla sua tomba, nella cripta della cattedrale del Divino Salvatore del Mondo a San Salvador, ritenendolo un martire.
Il 23 maggio 2015, nella Piazza Salvatore del Mondo di San Salvador, monsignor Romero è diventato Beato, e la sua canonizzazione è legata alla coppia Alejandro e Cecilia Maribel Flores Rivas. Óscar Romero, diventa San Romero delle Americhe il 14 ottobre 2018.