Alberi per il clima, a Carrosio Legambiente li pianta con i bimbi
In val Lemme primi passi per il progetto europeo Life Terra. Intanto prosegue il ciclo di incontri "Conoscere il territorio"
CARROSIO — Piantare 500 milioni di alberi in tutta Europa entro il 2025, per combattere il cambiamento climatico: è l’ambizioso obiettivo del progetto Life Terra, a cui partecipano ben 15 organizzazioni di otto diversi Paesi in Europa. E sabato a Carrosio il programma di rimboschimento farà un piccolo ma significativo passo avanti. Il circolo di Legambiente Val Lemme, in collaborazione con il Comune e le scuole elementari di Carrosio e Voltaggio, a partire dalle 10 del mattino piantumerà una dozzina di alberi. L’iniziativa è interamente finanziata dall’associazione ecologista.
Nell’area del cimitero cittadino saranno messe a dimora dieci piante di gelso nero: un’essenza autoctona, un tempo molto diffusa tanto da essere considerata un elemento inscindibile dal paesaggio agrario piemontese, che però ha iniziato a “scomparire” a partire dagli anni Cinquanta. Nella piazza della chiesa di Carrosio, tra l’altro, ne sopravvivono alcuni esemplari più che centenari.
Poi sarà piantumata una roverella, al posto di una tuia spaccata dal ghiaccio, e infine nel viale dei Caduti saranno sostituiti i tigli seccati, piante a cui gli abitanti del paese sono particolarmente affezionati, perché ne era stata messa a dimora una per ciascun caduto carrosiano della Prima guerra mondiale.
Conoscere il territorio
Intanto questa sera è in programma un nuovo appuntamento con il ciclo di incontri “Conoscere il territorio”, organizzato da Legambiente Vallemme. Alle 20.30, sulla piattaforma online Meet, sarà possibile partecipare alla conferenza di Piero Mandarino dal titolo “I fiumi italiani e le calamità artificiali” (per partecipare, scrivere a mario@casaprian.it).
Gli incontri proseguiranno anche nelle prossime settimane:
- 14 aprile, Riccardo Favero, Oltregiogo storia e cultura contadina
- 28 aprile, Daniela Meisino e Roberta Valle, Alla scoperta della natura del territorio e dell’oasi naturalistica di Isola Sant’Antonio
- 12 maggio, Sergio Pedemonte e Irene Zembo, I borghi abbandonati dell’alta val Borbera, cause storiche e geologiche dell’insediamento e dell’abbandono
- 26 maggio, Antonio Scatassi, La vita degli alberi