Pater incontra i sindacati: “Per ora fermo sulla sua posizione”
In programma un ulteriore tavolo di confronto entro una decina di giorni
ACQUI TERME – «Al momento Pater resta sulla sua posizione, ma ha comunque accettato di ascoltare la proposta sindacale che verrà illustrata in maniera articolata nel prossimo incontro che si terrà presumibilmente tra 7/10 giorni», così i segretari provinciali di FilCams Cgil, Fisascat Cisl e UilTucs riassumono quanto discusso nel pomeriggio di oggi in Confindustria nel corso dell’incontro sulla procedura di licenziamento collettivo di Terme di Acqui Spa. Presenti al tavolo Alessandro Pater (in collegamento online), Aurelio Crudeli, direttore generale di Federterme, l’avvocato Salvaneschi, Paolo Quirico di Confindustria Alessandria e Anna Catani, responsabile del personale delle terme.
“Pater presenti un piano di rilancio”
Le organizzazioni sindacali hanno chiesto il ritiro della procedura di licenziamento collettivo e la riapertura delle attività che, secondo il primo piano aziendale presentato a fine anno 2021, sarebbe dovuta avvenire il prossimo 25 aprile. Una proposta a cui oggi la proprietà a dato risposta negativa. «Noi comunque tenteremo il tutto per tutto – spiega Maura Settimo, segretaria provinciale UilTucs – e prepareremo una proposta che possa garantire ai lavoratori delle Terme maggiori garanzie. Riavviare le attività è per noi fondamentale perché una chiusura sarebbe inaccettabile per un’intera città ed in primis per le 25 famiglie che rimarrebbero senza un lavoro. Chiediamo a Pater di presentare un piano di rilancio che possa essere credibile almeno a medio termine. Non è possibile proporre la stagionalità “a scatola chiusa”».
Entro i primi giorni di aprile, quindi, si terrà un secondo tavolo di confronto tra l’azienda, le associazione di categoria e i sindacati. Venerdì 25, nel frattempo, è in programma in Prefettura l’incontro tra il sindaco Lorenzo Lucchini e i rappresentanti della Regione per discutere del futuro del termalismo acquese.