Spara (pallini d’acciaio) al fratello e gira incappucciato per il paese
L'allarme sabato sera. In casa aveva anche un machete, una sciabola e un pugnale: denunciato
FUBINE – Un operaio, Massimo O., di Fubine è stato denunciato dai Carabinieri per lesioni, minaccia aggravata e detenzione abusiva di armi.
L’uomo si è reso protagonista di un sabato sera particolarmente movimentato che ha richiesto l’intervento di diverse pattuglie di Carabinieri.
L’allarme scatta verso le 22 quando un uomo sconvolto dalla paura si precipita in caserma. Suona il campanello, la chiamata passa alla Compagnia di Casale: “C’è un uomo che gira in paese, armato e incappucciato. Ha sparato a un tizio”.
Vengono avvisati i militari di Fubine e sul posto arrivano anche i colleghi di Casale. Il comandante dei Carabinieri del posto intuisce chi può aver sparato nei pressi del Zanzibar. I militari raggiungono l’abitazione dell’uomo e lo vedono nelle vicinanze, effettivamente impugna una pistola ed è travisato. Lui sale in casa, i Carabinieri si dispongono in formazione e cinturano l’abitazione. Poi il maresciallo suona il campanello. Dialoga con l’uomo, che li fa salire.
“So perché siete qui”, Massimo O. esce e si inginocchia con le mani dietro la nuca. Non si oppone alla perquisizione domiciliare. In casa, i militari trovano la pistola a gas – si tratta di un’arma che spara pallini d’acciaio. Ma ci sono anche un machete, una sciabola, un pugnale, un fucile ad aria compressa e cartucce da caccia. Tutto posto sotto sequestro.
La lite sarebbe scoppiata con il fratello (che è rimasto leggermente ferito perché uno dei pallini lo ha raggiunto in fronte, ma non ha sporto querela ), i motivi sono ancora ignoti.