Ternana - Alessandria: terzo ko, nove reti in 270'
Alessandria senza Fabbrini, Di Gennaro, Gori e Mattiello. Pisseri in panchina. Inconsistenza in avanti, fragilità dietro
"Var o non Var, gli errori restano. Forse sarebbe meglio tornare indietro, così a sbagliare almeno sarebbe uno solo"
TERNI – L’emergenza, certo. I problemi di una rosa già “strutturalmente limitata” (la definizione, assolutamente da condividere, è di Longo), decimata dall’influenza. Ci sono le occasioni nel primo tempo, la grande parata di Iannarilli sul possibile 1-1.
Poi, leggerezze ed errori, come a inizio stagione, nel momento in cui il tecnico prova a forzare per cercare il pareggio, ma dalla panchina, eccetto Corazza, che almeno tira, più che aggiungere qualcosa alla squadra, la si impoverisce per l’impatto insignificante di chi entra.
Su un episodio Longo si è arrabbiato, il contatto in area tra Bogdan e Lunetta, nel primo tempo. “C’è grande delusione: arrivo dal gioco del calcio e sono d’accordo che questo non è rigore, ma a Cosenza lo stesso episodio ci è stato fischiato contro. Giustamente Abbattista mi fa notare che è stato sbagliato a Cosenza e non a Terni. Però tre settimane fa, alla mia domanda, l’arbitro mi aveva ribadito che tutte le volte che c’è contatto è rigore, non importa se il giocatore guarda o meno la palla. Allora mettetevi d’accordo, perché noi abbiamo perso uno scontro diretto, a Cosenza, in cui ci giocavamo una fetta di salvezza per un episodio assolutamente identico. Var o non Var, gli errori continuano a verificarsi, forse sarebbe meglio tornare indietro, così sbaglierebbe, eventualmente, uno solo.”
Ternana - Alessandria: terzo ko, nove reti in 270'
Alessandria senza Fabbrini, Di Gennaro, Gori e Mattiello. Pisseri in panchina. Inconsistenza in avanti, fragilità dietro
CEROFOLINI – Freddato: il missile di Celli è imparabile ed è un colpo che può lasciare frastornato. Fino al raddoppio, però, non ha grandi interventi da fare: sul 2-0 ci mette il corpo ed è il compagno (Lunetta) a fare il pasticcio. Sul 3-0 di Martella la sensazione che potesse almeno provare ad arrivarci a mano aperta, sempre che fosse davvero bastato: 6
PRESTIA – Incerto: non è dà lui, abituato a tenere compatta la difesa e dare un aiuto anche nell’impostazione. E’ fra quelli con problemi di salute alla vigilia e va elogiato perché non rinuncia alla battaglia, anche se palesa una condizione appesantita, che lo rende più vulnerabile e meno autoritario: 5.5
BENEDETTI – Lucido: è il più sicuro ed energico, va deciso negli anticipi, se la gioca sulle palle alte, le chiusure funzionano. Senza il miracolo di Iannarilli sarebbe anche l’uomo del pareggio. Quando esce lui, per provare ad alzare il potenziale offensivo, i risultati auspicati non si vedono. Anzi: 6
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PALOMBI – (dal 32’st) Inconsistente: prima della gara dà al tecnico una disponibilità limitata per qualche problema fisico. In realtà è, ancora, indisponibile ad entrare nei meccanismi della squadra. Non solo da questa gara, certo: sarà anche per questo che ha segnato un solo gol, ininfluente per il risultato: 5
MANTOVANI – Volenteroso: limita le avanzate a sinistra, cerca sempre di essere lucido nelle letture, anche se nell’ultima mezzora anche lui va in sofferenza, superato dall’energia e dalla qualità dei nuovi entrati: 5.5
MUSTACCHIO – Pericoloso: da qualche gara è impegnato, soprattutto, in compiti di copertura, ma nelle ripartenze, nel primo tempo soprattutto, c’è sempre e ha una palla gol, che solo una deviazione decisiva neutralizza, destinata a superare Iannarilli: 6
CORAZZA – (dal 16’st) Convinto: l’approccio alla gara è quello giusto, aiutare a riprenderla. E nella fase centrale della ripresa si propone, va al tiro, impegna Iannarilli, ha la convinzione di voler aiutare la squadra e ci prova, anche se palloni, dopo il raddoppio, ne arrivano pochi: 6
CASARINI – Interditore: il muro che, insieme a ma, e con l’aiuto anche di Mustacchio, prova a costruire nel primo tempo, anche dopo il gol di Celli, con un pressing che toglie idee al gioco a chi dovrebbe impostarlo in casa Ternana, funziona, anche se è più rottura che impostazione. Il giallo gli costa lo stop con la Spal, ma andava speso in quell’azione: 5.5
BA – Altalenante: la condizione non lo aiuta (anche lui in campo in extremis), non gli toglie la voglia di lottare su ogni pallone, ma lo limita nella lucidità e nell’efficacia. Il risultato sono i palloni persi (tanti) che la Ternana sfrutta per ripartire: 5.5
GHIOZZI – (dal 27’st) Premiato: è nel gruppo della prima squadra quasi ogni giorno e Longo lo premia. Entra senza paura, emozionato per la sua prima volta in B, ma non condizionato da questo palcoscenico: 6
LUNETTA – Sbagliato: non ne fa una giusta, a parte un taglio in area da cui nasce l’occasione non sfruttata da Chiarello. Per il resto, quando riesce a saltare l’uomo, i suoi cross sono più facili allenamenti per portiere e difensori. Una collezione di errori in pochi secondi nell’azione del raddoppio: 4.5
CHIARELLO – Offuscato: Da qualche gara sembra aver smarrito le sue qualità, soprattutto quel senso dell’inserimento, prendendo il tempo agli avversari. Sembra avere tempi rallentati, e l’unico pallone in area non lo sfrutta, mirando più l’avversario che la porta: 5
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BARILLA’ – (dal 27’st) Rallentato: le idee le avrebbe anche, ma il passo è ancora troppo compassato per riuscire a incidere. Un diagonale, sul fondo, è poco altro: 5.5
MARCONI – Spuntato: D’accordo, è difficile essere attaccante quando di palloni giocabili non ce ne sono molti, ma il suo compito non può essere solo quello di fare a sportellate con il marcatore di turno a troppi metri dall’area. Quello è vivacchiare, non incidere: 5
MILANESE – Incompleto: Idee ne ha, nel primo tempo soprattutto è uno dei più propositivi, con spunti per portare palloni da sfruttare nell’area della Ternana. Ma poi si smarrisce quando lo spazio si restringe e il contributo non è quello che vorrebbe e potrebbe. Una sola conclusione dal limite, lui che è fra i pochi ad avere il tiro: 5.5