Il 20 marzo è la Giornata internazionale della felicità
Oggi, 20 marzo, ricorre la Giornata internazionale della felicità, che si celebra dal 2013 e fu istituita dall’Assemblea generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite il 28 giugno 2012 e stabilisce che:
“L’Assemblea generale […] consapevole di come la ricerca della felicità sia uno scopo fondamentale dell’umanità, […] riconoscendo inoltre la necessità di un approccio più inclusivo, equo ed equilibrato alla crescita economica che promuova lo sviluppo sostenibile, l’eradicazione della povertà, la felicità e il benessere di tutte le persone, decide di proclamare il 20 marzo la Giornata Internazionale della Felicità, invita tutti gli stati membri, le organizzazioni del sistema delle Nazioni Unite, e altri organismi internazionali e regionali, così come la società civile, incluse le organizzazioni non governative e i singoli individui, a celebrare la ricorrenza della Giornata Internazionale della Felicità in maniera appropriata, anche attraverso attività educative di crescita della consapevolezza pubblica […]”.
La risoluzione è stata avviata dallo stato del Bhutan, un paese che ha riconosciuto (fin dai primi anni ’70) l’importanza della felicità quanto, se non di più, quella del reddito nazionale. In Bhutan infatti è stato adottato l’obiettivo della Felicità Nazionale Lorda sostituendolo al Prodotto Nazionale Lordo (PNL). Questo Paese ha altresì ospitato la riunione di alto livello su “Felicità e benessere: definire un Nuovo Paradigma Economico” durante la 66ma sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Il fine della giornata è, quindi, il riconoscimento dell’importanza della felicità nella vita di ogni individuo per uno scopo universale. Gli Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile del 2015, contiene traguardi fondamentali per il raggiungimento del benessere e della felicità, come:
- la riduzione delle disuguaglianze;
- lo sradicamento della povertà;
- la protezione del pianeta.
Ogni anno viene redatto il “World Happiness Report” che raccoglie dati da tutto il mondo e vengono classificate le nazioni più felici del Pianeta. I Paesi coinvolti nell’indagine sono 156, e la ricerca si basa sulle risposte del questionario che viene proposto ai cittadini, valutando 14 aree di interesse, le principali sono:
- affari ed economia;
- coinvolgimento dei cittadini;
- comunicazioni e tecnologia;
- diversità (questioni sociali);
- istruzione e famiglie;
- emozioni (benessere);
- ambiente ed energia;
- cibo e riparo;
- governo e politica;
- legge e ordine (sicurezza);
- salute;
- religione ed etica;
- trasporto e lavoro.
La classifica dei primi 10 paesi più felici secondo il World Happiness Report 2021
Il principio di felicità è introdotta anche nella Costituzione italiana, inserita in modo implicito nell’art.3 con: “il diritto alla felicità” è un accenno implicito inteso come “Pieno sviluppo della persona umana”.
La ricerca della felicità è un obiettivo umano fondamentale, e tutti nel mondo devono avere il diritto e la possibilità di essere felici.