E sono cinque: Alessio Barosio (Udc) si candida per Palazzo Levi
Il commissario cittadino dell'Udc si aggiunge ai quattro nomi già noti
ACQUI TERME – La notizia era nell’aria da qualche giorno, ora è cosa certa: alle prossime elezioni comunali acquesi saranno (almeno) cinque i candidati alla poltrona di Palazzo Levi. Da pochi giorni eletto Commissario cittadino dell’Udc, il nome di Mario Alessio Barosio si aggiunge a quelli di Franca Roso, Danilo Rapetti, Bruno Barosio e Lorenzo Lucchini. Solo omonimo del candidato di centrosinistra, classe ’67 nato ad Acqui Terme, laureato in Economia e Commercio, Barosio è direttore di filiale presso un’agenzia assicurativa.
“Acqui ha bisogno di competenza e visione”
“Ho atteso di leggere proposte e nomi – dichiara Alessio Barosio – e ho capito subito l’inadeguatezza messa in campo rispetto al fallimento politico degli ultimi 20 anni. Ho 30 anni di vita aziendale e con le aziende per affrontare e risolvere i problemi e mi propongo agli acquesi per un cambio immediato dell’Amministrazione. Per la fonte primaria, il Turismo, Acqui investe meno di Ovada. La capacità di spesa del Comune di Acqui è passata dal 2017 ad oggi da €. 1620 a €.866 per ogni cittadino, di cui circa €.229 vanno nei costi della burocrazia e €.160 in oneri finanziari. Occorre riscrivere l’economia di Acqui come Capitale del Monferrato. Bisogna recuperare €.9000000,00 dalla Regione Piemonte incassati dalla svendita delle Terme di Acqui spa, occorre porre rimedio a oltre €.60 milioni di danni che si trasformeranno in nuove tasse per Noi acquesi. Occorre riportare competenza e visione ringraziando per l’impegno ma i risultati sono il default turistico termale. Punto. Serve serietà. Dobbiamo, riscrivere il PNRR, con investimenti utili alle nostre attività turistiche, commerciali portando innovazione e sostenibilità e “usando la cultura “ come ambasciatore nel Mondo del nostro “Made in Italy “. Quando dovevano e potevano acquisire la maggioranza delle Terme di Acqui i sindaci di allora e di oggi non hanno fatto quello che si doveva fare».
«Poche cose ma importanti», continua Barosio, «basta con i contributi a pioggia. Il Centro Sinistra e il Centro Destra non sono coesi ed è una gara per nascondersi dai problemi che hanno creato. I Cittadini sono stufi del clientelismo e dell’usura. I Giovani sono costretti ad emigrare. Chiedo alle Istituzioni Provincia, Regione Piemonte di essere imparziali e non usare soldi dei contribuenti per favorire la campagna elettorale dei loro omologhi locali. Preferisco parlare di fatti reali per Acqui, non abbiamo tempo da perdere per recuperare il danno patrimoniale e di immagine prodotto con la svendita della spa Terme di Acqui dove tutti quelli che ora chiedono il voto erano politicamente seduti e hanno partecipato a questo risultato. Anche per questo votare Barosio- UDC è un voto utile e di novità. Un voto per leggere persone competenti, non succubi di liturgie alessandrine che, ad esempio, hanno sfasciato il centro destra. Siamo linea con il Partito Popolare Europeo e la tradizione dell’impegno in Politica che ci ricorda sempre Papà Francesco».