Ternana - Alessandria: terzo ko, nove reti in 270'
Alessandria senza Fabbrini, Di Gennaro, Gori e Mattiello. Pisseri in panchina. Inconsistenza in avanti, fragilità dietro
Longo porta tutti sotto il settore ospiti. "Sette influenzati, tutti i tamponi negativi"
TERNI – Tutta la squadra ferma ad applaudire i 60 arrivati da Alessandria. E Moreno Longo che invitata tutti ad andare ancora più sotto, ad avvicinarsi a quella gente, che era a Frosinone, e anche oggi a Terni, e in tutte le piazze dove i Grigi hanno giocato.
Tocca a Giuseppe Prestia, il capitano, alzare le mani: chiede scusa, a nome di tutti. Non è una resa, non deve esserlo, anche se tornare con altre tre reti al passivo è pesante. E’ un segno di rispetto verso chi non smette di crederci, nonostante gli 0 punti in tre gare, i risultati duri, i gol che non arrivano, gli avversari che festeggiano.
E l’Alessandria che piange. Lacrime negli occhi di Federico Casarini, che salterà anche la gara con la Spal, alla ripresa, perché era diffidato. Mani nei capelli, un gesto di rabbia e, forse, anche di impotenza.
Ternana - Alessandria: terzo ko, nove reti in 270'
Alessandria senza Fabbrini, Di Gennaro, Gori e Mattiello. Pisseri in panchina. Inconsistenza in avanti, fragilità dietro
Nel bilancio della gara pesano le troppe assenze in poche ore. Longo si è trovato con 17 giocatori di movimento a disposizione. “Dire 17 è anche un po’ troppo. Ci sono due Primavera, e Ghiozzi ha anche giocato la sua prima gara in B. E Coccolo e Palombi hanno dato disponibilità, ma limitata. In sette, a poche ore uno dall’altro, hanno accusato sintomi febbrili: non è covid, abbiamo fatto tutti i tamponi e sono negativi, lo dico anche per tranquillizzare, perché esiste pure l’influenza. Ogni due o tre ore un nuovo caso, c’è chi non è neppure partito e chi è stato rispedito a casa. E chi, come Ba e Prestia, hanno giocato nonostante fossero sfebbrati da poco. Ripeto, dieci uomini in meno, che non si possono concedere a nessuno. Questo per cronaca, gli alibi sono sempre zero“.
Anche Pisseri vittima dell’attacco influenzale? “No, la scelta di Cerofolini è mia, e non per emergenza. Volevo vedere all’opera il ragazzo, che è arrivato a gennaio. E’ importante pesare tutti gli uomini sul campo, per avere indicazioni se dovesse arrivare il momento in cui avere bisogno, e, anche, per farli sentire coinvolti. Pisseri era reduce da un tour de force pazzesco, Michele ci ha detto che possiamo contare su di lui se ci sarà necessità di farlo”.