Il 19 marzo è la Giornata Mondiale di Azione per il Clima
Ricorre oggi, 19 marzo, la Giornata Mondiale di Azione per il Clima, il famoso movimento creato dai giovani ispirato dall’attivista svedese Greta Thunberg. Il movimento denominato “Fridays for future” ha come obiettivo di sensibilizzare i governi a mantenere la temperatura media globale sotto il livello limite di 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali.
Dal 2018 il movimento ha ottenuto grandi consensi e nel 2019, proprio il 19 marzo, è stato indetto il primo sciopero per il futuro, coinvolgendo studenti in 1700 città e in oltre 100 paesi del mondo. Tra gli scopi principali di questa giornata c’è la volontà di rendere il tema del cambiamento climatico il problema principale dell’agenda politica internazionale, chiedendo ai governi di eliminare i combustibili fossili, azzerando le emissioni a livello globale entro il 2050 in tutto il mondo.
Le parole di Greta Thunberg:
“Non siamo venuti qui per chiedere ai leader mondiali di prendersi cura del nostro futuro. Ci hanno ignorato in passato e ci ignoreranno ancora. Siamo venuti qui per far sapere loro che il cambiamento sta arrivando, che piaccia o meno. Le persone reagiranno alla sfida. E poiché i nostri leader si comportano come bambini, dovremo assumerci le responsabilità che avrebbero dovuto assumere loro molto tempo fa”.
In base all’ultimo rapporto dell’ONU sui cambiamenti climatici, i millenials sono l’ultima generazione che può apportare dei veri cambiamenti per il benessere del pianeta contro il riscaldamento globale. Sempre il rapporto dell’ONU sul cambiamento climatico riporta che il tempo limite per rivedere le politiche, è di 11 anni. Ci sono stati importanti passi, seppur piccoli, in questi anni: il 28 novembre 2019 il parlamento Ue ha approvato con 429 voti a favore una risoluzione in cui la crisi climatica è stata dichiarata come “emergenza” a livello globale, e riducendo del 55% delle emissioni di gas serra entro il 2030 all’interno del New Green deal europeo. Inoltre é stata richiesta l’incentivazione dei contributi al “Fondo Verde Internazionale per il Clima”, istituito nel 2010 per aiutare i Paesi in via di sviluppo a ridurre le emissioni di gas serra e adattarsi al cambiamento climatico.