La trasferta in Danimarca dei produttori (e prodotti) monferrini
Il viaggio a Copenaghen del Consorzio di tutela vini e colline del Monferrato Casalese
COPENAGHEN (DANIMARCA) – Trasferta a in Danimarca a Copenaghen la scorsa settimana per un gruppo di viticoltori e vignaioli monferrini del Consorzio di tutela vini Colline del Monferrato Casalese per promuovere, di concerto con i vigneron del Consorzio dell’Ovada docg, le migliori etichette di cantina.
L’azione estera denominata ‘Piedmont to descover’, realizzata grazie al Psr 2014-2020 e al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, si è concentrata negli appuntamenti messi a punto dalla Wine&Food Consultant Elisa Spada, a partire dal saluto dell’ambasciatore italiano in Danimarca Luigi Ferrari e dalla partecipazione dell’esperto Thomas Ilkjaer coinvolto nella blind tasting.
La giornata si è aperta con un seminario incentrato sulla situazione import e sui consumi di vino in Danimarca, tenuto dalla The Italian Chamber of Commerce in Denmark. A seguire, la Masterclass guidata da Ilkjaer e rivolta ad una trentina di operatori del settore (soprattutto importatori, oltre che HoReCa e media). Interessante partecipazione anche per il B2B table tasting rivolto sempre agli operatori di settore, ma con una più ampia gamma di etichette in degustazione, e al finale B2C al quale hanno aderito un centinaio di persone tra ‘winelovers’ ed esperti.
Principali protagonisti dell’evento sono stati il Grignolino del Monferrato Casalese doc e la Barbera del Monferrato Superiore docg. Otto i produttori monferrini in trasferta e 3 presenti solo con i vini: Marchesi Cattaneo Adorno di Gabiano, Cascina Allegra di Ottiglio Monferrato, Oreste Buzio e Hic et Nunc di Vignale Monferrato, Bonzano Vini/Castello d’Uviglie di Rosignano Monferrato, Alemat di Ponzano Monferrato, Angelini Paolo di Ozzano Monferrato, Casalone Vini di Lu Monferrato, Cinque Quinti di Cella Monte, Monte Ferrato di Liedholm di Lu-Cuccaro Monferrato e Cantine Valpane di Ozzano Monferrato. In abbinamento, anche la Tonda Piemonte Igp tostata della Corilù di Lu Monferrato.
“La scelta di Copenaghen è derivata dal fatto che il mercato danese è attualmente una delle prime 10 destinazioni per l’export italiano di vino in bottiglia e rappresenta uno dei pochi mercati in cui il vino italiano è primo, superando anche l’importazione dei vini francesi – spiega al Spada. – Inoltre, il Piemonte è da lunga data conosciuto e apprezzato come meta turistica di riferimento per i winelover danesi. Parliamo di un mercato che ha un consumo di vino medio pro-capite piuttosto elevato (35-40 litri/anno) ma, purtroppo, non sempre legato al cibo dello stesso Pese d’origine. Circa il 70% del mercato danese è occupato da vini provenienti da Italia, Francia, Spagna e Cile.; fra questi, i vini italiani e francesi sono i più costosi e la loro qualità/posizionamento è riconosciuta dai consumatori, ben orientati nei confronti dei vini di pregio e interessati ai vini certificati biologici e/o biodinamici, naturali con denominazione di origine e provenienti da vitigni autoctoni e riconoscibili. Pur trattandosi di un mercato piuttosto maturo, i consumatori, oltre che informati, sono anche molto curiosi e desiderosi di sperimentare vini meno conosciuti. Per questo, mentre la Barbera è stata una conferma in quanto già conosciuta, c’è stata molta più curiosità/interesse per i vini meno noti come il Grignolino del Monferrato Casalese e l’Ovada – ha osservato la Spada; – un interesse che è anche aspettativa rispetto ad un territorio che si intende conoscere più a fondo e da più vicino, nell’ambito del grande, apprezzato e riconosciuto patrimonio enoico piemontese”.
Soddisfazione anche per i vignaioli partecipanti che, carichi di entusiasmo e di tanti contatti, confidano ora in un buon follow-up e nuove collaborazioni tra produttori e tra Consorzi, sia in Italia sia all’estero.