Scritte sul muro in piazza Mazzini: individuati due minori responsabili
Colti sul fatto dai vigili. Sono stati denunciati. Le indagini proseguono per identificare altri autori dei 'graffiti' sulla parete, recentemente ritinteggiata
CASALE – La scorsa settimana il porticato dell’immobile di piazza Mazzini in cui ha sede l’istituto bancario Credito Piemontese/Valtellinese, ritinteggiato da poco meno di un mese, è stato oggetto di atti di vandalismo attraverso scritte sui muri, progressivamente aumentate nei giorni.
La Polizia Locale di Casale, acquisiti i primi elementi utili attraverso il sistema di videosorveglianza della piazza, ha avviato un’attività costante di controllo della zona, permettendo nel primo pomeriggio di martedì 15 marzo di cogliere in flagranza di reato due minorenni mentre scrivevano, utilizzando marker indelebili, i muri del porticato con scritte di contenuto volgare.
I due minorenni, una ragazza e un ragazzo rispettivamente di 16 e 17 anni, residenti in due differenti località del comprensorio casalese, sono stati accompagnati al Comando di via Facino Cane, dove, alla presenza dei rispettivi genitori, sono stati formalmente indagati del reato di deturpamento e imbrattamento di immobile altrui per la successiva segnalazione alla Procura dei Minorenni di Torino.
La società immobiliare proprietaria dell’edificio deturpato, informata dell’accaduto, ha successivamente presentato formale denuncia negli uffici della Polizia Locale; mentre i genitori dei due adolescenti, rammaricati della condotta dei propri figli, si sono messi immediatamente a disposizione della proprietà al fine del ripristino dei muri deturpati.
Nel frattempo sono in corso ulteriori attività per identificare gli altri responsabili delle scritte, dato che non tutte possono essere addebitabili ai due minorenni colti sul fatto.
«L’aver individuato gli autori dell’imbrattamento – ha sottolineato il comandante della Polizia Locale Vittorio Pugno – ha permesso, grazie anche alla fattiva collaborazione dei genitori dei due minori, non solo la diretta formalizzazione di scuse alla proprietà dell’immobile, ma anche l’immediata disponibilità a provvedere alla tinteggiatura dei muri deturpati con l’impiego anche dei due ragazzi».