Premio Liedholm a Stefano Pioli
La consegna il 10 novembre, a Villa Boemia
Cuccaro, il sagrato dedicato a Liedholm fa insorgere un comitato. Il sindaco furente
CUCCARO – Va da sé che, con quel che succede nel mondo, raccontare della baruffa cuccarese fa un po’ specie. Ma, per fortuna, qui possiamo permetterci di disquisire di cosucce che sanno di normalità.
Che a Lu e Cuccaro Monferrato si litighi, in effetti, rientra nella consuetudine da quando, nel 2018, si cominciò a discutere della fusione tra i due paesi, concretizzatasi l’anno successivo dopo referendum popolari ma, soprattutto, polemiche di molti cuccaresi che proprio non ne volevano sapere di “essere inglobati” dal vicino. Nell’occhio del ciclone finirono due sindaci, Michele Filippo Fontefrancesco di Lu e Fabio Bellinaso di Cuccaro, favorevoli, anzi artefici, del matrimonio fra paesi. Di recente, il caso è tornato in Regione, dove esponenti della Lega hanno espresso contrarietà alla “fusione voluta dalla sinistra” (giusto metterci anche un po’ di rivalità politica…).
Fatta la premessa, ora la questione è un’altra. Il nuovo sindaco dei due comuni uniti, Franco Alessio (che alle elezioni non trovò avversari), ha votato in giunta, col suo vice, per intitolare la piazza della chiesa di Cuccaro a Nils Liedhom, nel centenario della nascita del grande calciatore e campione che qui acquistò Villa Boemia e si dilettò come produttore di vino.
Apriti cielo. Un gruppo di cuccaresi, quasi sovrapponibili agli oppositori alla fusione, si è riunito in comitato chiedendo che la piazza venga intitolata a don Giovanni Caprino, parroco morto nel 1999 dopo ben 44 anni di servizio a Cuccaro. Anche il parroco attuale, don Germano Rota, è d’accordo: “Liedholm è stato un grande sportivo, dunque sarebbe più sensato dedicargli il campo da calcio, non il sagrato”.
A mettere il carico da novanta, Riccardo Vaccaro, l’avvocato del comitato, che aggiunge: “In un’intervista, Liedholm disse di essere ateo. Sarebbe stato lui, il primo, a ridere divertito se avesse saputo che avrebbero voluto dedicargli il sagrato della chiesa”.
Una frase che ha mandato su tutte le furie il sindaco Alessio, di stanza a Lu: “Cosa c’entra l’ateismo? Una persona si giudica per quello che fa, non per il colore della pelle o l’appartenenza religiosa. A questo punto, intitoliamo la piazza a Totò Riina, che era cattolico osservante!”. Il primo cittadino va avanti nella sua battaglia, sostenuta da un gruppo che promuove ogni anno il Premio Liedholm (ultimo vincitore, l’allenatore del Milan, Stefano Pioli) e che vuole allestire un museo coi cimeli del campione svedese sottraendo una porzione del museo dedicato a Cristoforo Colombo e alla scoperta delle Americhe.
Premio Liedholm a Stefano Pioli
La consegna il 10 novembre, a Villa Boemia
“Il problema – spiega Vaccaro – è che col sindaco non c’è dialogo. Noi vorremmo incontrarlo per spiegargli che a Liedholm si può dedicare altro, non il sagrato tra la canonica e la chiesa dove, invece, si dovrebbe celebrare un parroco che a Cuccaro ha dato molto, anche in fatto di patrimonio librario”.
Alessio non si smuove. Ormai ne fa anche una questione di principio. Certo è che, quando si candidò alle elezioni, non s’immaginava che avrebbe avuto così tanta popolarità (di cui avrebbe fatto a meno).