Terme, licenziati tutti i dipendenti: "Da Pater chiusura totale"
I sindacati chiedono "l'avvio immediato di una consultazione". Lunedì 21 assemblea davanti al Grand Hotel
Il capogruppo di LeU alla Camera chiede alla proprietà un passo indietro
ACQUI TERME – “L’annuncio dei 25 licenziamenti collettivi dei dipendenti delle società Terme di Acqui rappresenta l’ultimo passo di un’autentica distruzione del patrimonio del termalismo acquese, noto fin dall’antichità, messo in atto dalla proprietà. Alle lavoratrici e ai lavoratori piena solidarietà”, così apre la nota diramata dall’onorevole Federico Fornaro in merito alle notizia del licenziamento collettivo dei dipendenti di Terme di Acqui spa.
Terme, licenziati tutti i dipendenti: "Da Pater chiusura totale"
I sindacati chiedono "l'avvio immediato di una consultazione". Lunedì 21 assemblea davanti al Grand Hotel
“Adesso però, coerentemente al loro progetto demolitorio, i proprietari delle Società terme di Acqui restituiscano alla Regione le concessioni minerarie per l’utilizzo dell’acqua termale che sono e devono rimanere un bene pubblico e non privato. In caso contrario, la Regione Piemonte valuti se non vi siano i presupposti per la revoca della concessioni. Non è più possibile tenere in ostaggio un’intera città e il territorio dell’acquese. Basta con il monopolio di chi, per di più, non è interessato a sviluppare l’attività termale”, conclude Fornaro.