I Santi di oggi, 15 marzo, sono Santa Luisa de Marillac, Sant’Artemide Zatti e Sant’Eusebio II
Santa Luisa de Marillac
Cofondatrice delle Figlie della Carità – Patrona delle assistenti sociali
Nasce a Parigi il 12 agosto 1591 fuori dal matrimonio, non ha mai conosciuto la madre e nonostante il padre discende da nobile famiglia non trascorre una serena giovinezza.
A 13 anni il padre muore e viene affidata a una signorina che le insegna il cucito e la pittura.
A 22 anni si sposa con Antoine Le Gras dal quale ebbe un figlio, Michele. Luisa rimane vedova a 34 anni lasciando lei e il piccolo in condizioni economiche precarie. Allora la santa, dopo aver messo il figlio in una pensione nella Chiesa di Saint-Nicolas-du-Chardonnet, viene incaricata da Vincenzo de Paoli di svolgere diverse opere di bene presso le dame della Carità.
Nel 1642, Luisa e quattro suore fanno voto di offrirsi totalmente al servizio di Cristo nella persona dei poveri e così inizia la Compagnia delle Figlie della Carità.
Tormentata da febbre, dolori di stomaco e ossei, il 15 marzo 1820 muore dopo aver ricevuto gli ultimi sacramenti. Il suo corpo imbalsamato è venerato nella cappella della casa madre in Rue du Bac Parigi. Nel 1934 è canonizzata.
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Sant’ Artemide Zatti
Salesiano Coadiutore
Artemide Zatti nasce a Reggio Emilia, il 12 ottobre 1880. A soli 7 anni si trasferisce con la famiglia in Argentina. Comincia a frequentare la parrocchia e s’innamora di don Bosco. Vuole diventare un religioso ed entra nella casa di formazione di Bernal, ma curando un malato di tubercolosi resta contagiato. Viene mandato a Viedma in Patagonia, diventa Salesiano Coadiutore e scopre la sua definitiva vocazione. Alla Patagonia dedica la sua vita nell’ospedale e nella cura dei malati.
Muore a causa di un tumore, che lui stesso aveva diagnosticato, il 15 marzo 1951. È stato beatificato dal Papa san Giovanni Paolo II il 14 aprile 2002. I suoi resti mortali sono venerati nella chiesa di San Giovanni Bosco a Viedma.
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Sant’Eusebio II
Vescovo di Vercelli
Sant’Eusebio II fu il dodicesimo vescovo di Vercelli. La sua esistenza è confermata da un ritratto nella cattedrale risalente al X secolo. Il periodo del suo episcopato è incerto, stimato tra il 515 e il 534, con il 520 come data più probabile. Purtroppo, non si hanno molte informazioni specifiche sulla sua vita e le sue opere. Difficile anche ricostruire un quadro completo del suo episcopato. Rimane comunque una figura importante nella storia della diocesi di Vercelli