Peste suina, i sindaci dell’Acquese: “Noi fuori dalla zona interdetta”
Chiesta l?esclusione delle valli Bormida ed Erro dalla zona infetta
BISTAGNO – Venerdì scorso il Comune di Bistagno ha ospitato una riunione che ha coinvolto 19 Comuni delle Valli Bormida ed Erro. Al centro della discussione, rappresentata all’Assessore all’Agricoltura Marco Protopapa e al Presidente della Provincia Enrico Bussalino, la delimitazione delle aree boschive per il contenimento della peste suina africana.
“Nei nostri boschi nessuna carcassa”
Il sindaco Roberto Vallegra ha chiesto una modifica della zona interdetta. «Il paese sta investendo nel turismo anche sportivo organizzando eventi lungo i sentieri del circondario bistagnese – spiega – Non possiamo attendere il 30 giugno per tornare ad usufruirne. Ad ogni manifestazione intervengono centinaia di persone che poi vanno a riversarsi negli esercizi commerciali e della ristorazione locali».
I sindaci dell’Acquese hanno rivendicato la circostanza che nei boschi nostrani non siano state rinvenute carcasse e quindi ritengono sussistenti le condizioni per l’esclusione delle due valli dalla zona infetta e di controllo e quindi dall’interdizione di accesso/uso.
L’Assessore Marco Protopapa si è fatto vindice dell’istanza dei primi cittadini che vorrebbe coinvolgere nella pianificazione delle prossime azioni ispirate ad un regime di deroga nonché ad un utile e necessario contenimento della fauna selvatica che sta causando non pochi problemi all’agricoltura nostrana.