Presidio per la pace: anche Acqui chiede il “cessate il fuoco”
Nel pomeriggio di ieri la manifestazione in corso Italia per dire 'no' alla guerra
ACQUI TERME – Un ristretto ma assai coinvolto gruppo di acquesi ha partecipato ieri pomeriggio al presidio per la pace organizzato dall’Anpi – sezione Pietro Minetti ‘Mancini’ di Acqui Terme in collaborazione con ‘Associazione per la Pace e la Non Violenza’, al quale hanno aderito Azione Cattolica, Caritas, Associazione Migrantes, Centro di Ascolto, Meic, Circolo Galliano, CittadinanzaAttiva, Anffas, GVA, Pensa, Auser, Gruppo AGESCI Acqui 1, Masci, Libera – presidio Stefano Saetta, Equazione, Crescere Insieme, Impressioni Grafiche, Amici di Solimarket, Comunità di San Benedetto – Cascina Nelson Mandela, Oltre il Giardino, SPI, CGIL, CISL.
“Siamo qui oggi – ha dichiarato Barbara Elese, presidente della locale sezione Anpi – per gridare forte il nostro ‘no’ alla guerra e per ribadire la necessità di adottare soluzioni diplomatiche per la risoluzione di questa drammatica situazione. L’articolo 11 della nostra Costituzione parla chiaro: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. Crediamo quindi che la soluzione non sia fornire altre armi al popolo ucraino, ma fare di tutto a livello politico e internazionale perché questo massacro finisca al più presto”.
Il presidente del Consiglio Comunale Elena Trentini ha partecipato al presidio a nome del Comune: “Siamo qui per chiedere che si rispetti la scelta del popolo italiano, che ripudia la guerra. A nome del Comune colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno partecipato alla raccolta di beni per il popolo ucraino. C’è stata un’importante azione di solidarietà. La prossima settimana ci riuniremo una Commissione Consiliare per affrontare il tema dell’accoglienza”.
Alla manifestazione ha preso parte anche l’onorevole Federico Fornaro (in città per la presentazione del candidato sindaco Bruno Barosio per le prossime Comunali): “Ci siamo ritrovati tutti inadeguati di fronte a quello che sta accadendo. Pensavamo impossibile rivedere certe immagini proprio nel cuore dell’Europa. Questa inadeguatezza, però, non può farci dimenticare certi valori portanti, tra cui soprattutto il ripudio della guerra. Lo sforzo in questo momento che parte della piazza e che deve arrivare nei parlamenti è che l’Europa svolga un ruolo da protagonista in un orizzonte di pace. La priorità assoluta ora è quella di arrivare al cessate il fuoco”.
Tra i vari interventi anche quello di Domenico Borgatta a nome di Azione Cattolica: “Ringrazio l’Anpi che ci ha chiamati tutti a raccolta. È una presenza importante in un momento così terribile. Tutti noi ci augurimo che questa situazione si risolva nel più breve tempo possibile. Un mondo senza pace non merita la qualifica di mondo civile. Oggi dobbiamo fare un profondo esame di coscienza, un mondo fatto ancora di guerra non può esistere”.