Il 10 marzo è la Giornata mondiale del rene
Oggi, 10 marzo, ricorre la Giornata mondiale del rene che si pone come scopo quello di sensibilizzare la popolazione sulle patologie renali primitive o secondarie, incoraggiando la prevenzione per una rapida diagnosi (ove è possibile), con l’obiettivo finale di migliorare la qualità di vita quotidiana delle persone che convivono con malattie renali.
Circa il 10% della popolazione mondiale è affetta da Malattia Renale Cronica (MRC), i pazienti che ne soffrono in forma media o grave sono quasi 4,5 milioni e oltre 2 milioni di persone nel mondo sono sottoposte a trattamenti dialitici o sono portatrici di un trapianto di rene. Questi numeri sono in costante aumento, complice anche l’invecchiamento della popolazione, eppure il 46% degli italiani non saprebbe a che specialista rivolgersi per una visita ai reni: questa disinformazione è stata analizzata dalla Società Italiana di Nefrologia, che grazie ai risultati della survey Bridge the knowledge gap, ha rilevato che oltre 1000 italiani tra 18 e 70 anni solo il 13,4% pensa di sapere cos’è la Malattia Renale Cronica, mentre poco meno della metà della popolazione (48.8%) ammette di averla solo sentita nominare e 7 su 10 non hanno mai fatto visite specialistiche per il controllo dei reni.
Il presidente Sin e professore ordinario di Nefrologia all’Università degli Studi di Milano, Piergiorgio Messa, spiega:
“Questi dati sono in linea con quello del ritardo diagnostico che si registra per la malattia renale cronica, per cui è evidente che ci si preoccupa della salute dei reni non in un’ottica di prevenzione o di intervento precoce, ma quando ormai la malattia è in uno stadio avanzato tale da richiedere la dialisi o il trapianto. Le malattie renali danno raramente segnali riconoscibili, e per questo vengono spesso scoperte per caso, in fase ormai avanzata, in occasione di esami svolti per altri motivi”.
Quindi è ovvio che con la dovuta prevenzione, una diagnosi tempestiva e una cura appropriata possono e garantire una vita normale mantenendo il proprio ruolo e la propria funzione sociale.
Come possiamo prevenire malattie renali?
Ci sono alcuni suggerimenti che gli specialisti forniscono per migliorare e mantenere la salute renale, abbassando così le probabilità di patologie future (anche se non le annullano). Eccone alcuni:
- mantenersi attivi e in forma, infatti un’attività fisica regolare permette di controllare la pressione arteriosa e perciò riduce il rischio di malattia renale;
- controllare i valori glicemici, la metà delle persone affette da malattia renale sono diabetiche quindi è importante controllare la glicemia con regolarità e mantenerla nei limiti giusti;
- controllare la pressione del sangue, infatti la pressione alta è particolarmente dannosa per i reni quando è associata ad altri fattori come il diabete, il colesterolo elevato e le malattie cardio-vascolari;
- mangiare sano, prediligere cibi vegetali, come nella dieta mediterranea, riduce l’acidità dell’urina con un conseguente minor carico di lavoro per il rene;
- bere acqua in abbondanza, così facendo si eliminano le tossine prodotte dal metabolismo e per mantenere la funzione renale bisogna bere circa due litri al giorno;
- non fumare, il fumo aumento la pressione del sangue e accelera l’invecchiamento dei vasi ostacolando la circolazione riducendo il regolare funzionamento renale;
- evitare l’uso abituale di farmaci non indicate dal medico, infatti alcuni farmaci comuni come gli analgesici possono causare danni al rene se assunti troppo frequentemente.