I santi di oggi, 10 marzo, sono San Macario di Gerusalemme e San Simplicio
San Macario di Gerusalemme
Vescovo
Nasce in Palestina ma le sue origini non sono sconosciute come gran parte della sua vita. E’ vescovo di Gerusalemme dal 313 al 334.
Avvenimenti
A lui si deve la scoperta del Calvario e del Sepolcro di Cristo a Gerusalemme e poi riceve da Costantino l’incarico di costruire la chiesa del Santo Sepolcro.
Si oppone alla eresia ariana. Partecipa al concilio di Nicea nel 325 e viene elogiato da Sant’Anastasio per la sua ortodossia.
Lo si considera uno degli autori del Simbolo niceno-costantinopolitano, cioè del credo che viene recitato nella Messa anche oggi.
Probabilmente la sua morte avviene dopo circa ventidue anni di santo e attivo episcopato.
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San Simplicio
Papa
Nasce a Tivoli (Roma).
Dopo la morte di papa Ilario, viene eletto come suo successore. Durante il suo pontificato, durato 15 anni, cerca di seguire le orme dei suoi predecessori, Leone e Ilaro, nella difesa del Credo calcedonese e nel tentativo di affermare l’autorità della Chiesa romana, ma, soprattutto nei rapporti con la Chiesa orientale, ha scarso successo non riuscendo a gestire i tumultuosi e repentini rivolgimenti avvenuti in quel periodo.
Nonostante le difficili vicende della Chiesa durante i disordini causati dalle invasioni barbariche, Simplicio esercita una zelante cura pastorale anche in Occidente. Prende decisioni sulle questioni ecclesiastiche, nomina Zenone vescovo di Siviglia vicario papale in Spagna, in modo che le prerogative della sede papale possano essere esercitate nel paese stesso a beneficio dell’amministrazione ecclesiastica. Simplicio edifica quattro nuove chiese a Roma.
Muore a Roma il 10 marzo 483 e sepolto nel portico di San Pietro. Le sue reliquie sono venerate a Tivoli.