Bancarotta Atm: 16 condanne a 8 mesi, tra loro il sindaco di Novi
Ventuno gli imputati per bancarotta semplice, cinque di loro hanno ottenuto la messa alla prova
ALESSANDRIA – Bancarotta Atm: il processo di primo grado si è concluso da poco.
Il Gup, dopo aver assunto nella mattinata la sentenza del Tribunale delle Imprese di Torino che ha visto il Fallimento Atm vincere la causa civile contro il Comune di Alessandria (la città ha dunque un debito di 22.680.111,85 euro), ha letto la sentenza poco dopo le 16.
Dei ventun imputati cinque hanno ottenuto la messa alla prova, gli altri sono stati condannati a 8 mesi di reclusione col beneficio della sospensione condizionale della pena e della non menzione.
Tra loro anche il sindaco di Novi Ligure Gian Paolo Cabella, 76 anni, difeso dagli avvocati Roberto Cavallone e Fausto Bellato.
“In un caso di questo genere, non è facile commentare una sentenza – spiega Roberto Cavallone – sulla base del solo dispositivo. Occorrerà leggere con attenzione la motivazione.
Certo è che la condotta del dottor Cabella nel periodo in cui ha rivestito la carica di presidente del Consiglio di amministrazione di Atm è sempre stata ispirata a criteri di prudenza e diligenza. E finalizzata ad assicurare un servizio pubblico essenziale, quello del trasporto, che non poteva soffrire di una interruzione immediata”.
LO STATO DI INSOLVENZA
Un caso ridimensionato dove il pubblico ministero Tiziano Masini aveva derubricato l’ipotesi d’accusa da bancarotta fraudolenta a semplice, quindi comportamenti colposi e non dolosi per cui il Pm aveva chiesto per amministratori e sindaci di Atm ante dissesto del Comune di Alessandria 8 mesi di reclusione, dieci mesi per quelli che avevano ricorperto quei ruoli dopo il default.
L’inchiesta aveva approfondito la gestione dell’Azienda dei trasporti alessandrina partendo dalla relazione del curatore fallimentare che aveva evidenziato un pesante stato di insolvenza a partire dal 2008, che si era via via aggravato fino al 2016, anno in cui era stato nominato un liquidatore che fece istanza di fallimento.