Parco Savonarola: ecco il progetto per il recupero dell’area verde
ACQUI TERME – Un finanziamento complessivo di quasi 1 milione di euro, di cui 800mila euro attinti dal Pnrr – ovvero una parte dei 5 milioni complessivi ottenuti dal Comune per la realizzazione di quattro progetti di rigenerazione urbana – e 150mila dal bando “Mutamenti. Idee e azioni per il clima che cambia” promosso dalla Fondazione Compagnia di San Paolo (in attesa di approvazione dopo l’ok della prima fase d’istruttoria). L’investimento servirà alla riqualificazione dell’area verde di via Savonarola, al di sotto di Passeggiata Piola.
«L’idea – spiega il sindaco Lorenzo Lucchini – è partita da una richiesta giunta da un paio di società ciclistiche locali, che ci chiedevano uno spazio in cui poter far allenare i bambini. Dopo un primo sopralluogo ci siamo detti che, oltre a poter essere davvero il posto adatto per ospitare una pista ciclabile, nel parco Savonarola si sarebbe potuta sviluppare una progettualità di più ampio respiro».
Il progetto è stato elaborato dallo studio di progettazione ‘Land’ di Milano, «uno dei più importanti studi di paesaggio in Europa», sottolinea l’assessore ai Lavori Pubblici Giacomo Sasso. «Parallelamente alla riqualificazione di Corso Bagni, aggiungere un polmone verde ancor più inserito nella città oltre alla già esistente area ciclabile per noi è sempre stato un elemento su cui puntare». L’idea di chiedere un primo finanziamento per la riqualificazione del parco è scaturita in prima battuta dall’assessore Rolando. «Abbiamo presentato una proposta alla Compagnia di San Paolo – continua Sasso – che ha accolto positivamente l’idea di riqualificare l’area come parco urbano. Dopodiché è stato affidato a ‘Land’ lo studio del progetto, che su nostra precisa richiesta avrebbe dovuto basarsi sul collegamento della Passeggiata Piola al parco intorno all’asilo, per creare anche un anello ciclabile».
Nel progetto è inserita anche una porzione di terreno che al momento appartiene a un privato, «ma che noi abbiamo inserito nello studio sperando che il privato possa sposare questa iniziativa attraverso una cessione o un diritto di superficie così da consentire lo sviluppo del progetto».