Ben 150 tonnellate di rifiuti per l’Africa: dieci aziende coinvolte
Vario genere di materiali, anche Raee: 19 ipotesi di reato a carico di 29 persone
ALESSANDRIA – Continua senza sosta l’attività di contrasto al traffico illecito di rifiuti da parte di ADM, Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli. Sono infatti 250 le verifiche che hanno portato alla redazione di 19 notizie di reato con ipotesi di illecito a carico di 29 persone e di una decina di aziende.
I funzionari hanno accertato la presenza all’interno dei container, oltre che delle merci indicate nelle dichiarazioni doganali, di rifiuti provenienti da diverse parti del territorio nazionale e destinati ai paesi africani.
I controlli sono stati innescati dalle segnalazioni del Circuito Doganale di Controllo supportati dall’analisi dei rischi effettuata a livello territoriale, grazie al coordinamento tra i vari Uffici doganali. La preliminare analisi della documentazione presentata a corredo delle dichiarazioni di esportazione, incrociata con le informazioni contenute all’interno delle banche dati specialistiche in dotazione ad ADM, ha consentito, di fatto, di stroncare sul nascere tali tentativi di esportazione illecita.
Le tipologie di rifiuti rinvenute spaziano da quelle derivanti dalla demolizione di veicoli (fra i quali motori non bonificati, parti meccaniche legate alla sicurezza, pneumatici fuori uso, etc.), a quelle provenienti da attività industriali, a materassi, estintori, pannelli fotovoltaici, manichette antincendio, bombole del gas, pelli e scarti di lavorazione delle pelli, due motoveicoli, due autovetture, un autocarro, due trattori agricoli e 17 motori marini fuoribordo.
Imponente anche la presenza di RAEE, ossia rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche non correttamente gestititi dal punto di vista ambientale: sono state bloccate e sequestrate circa 30 tonnellate, fra condizionatori, ferri da stiro, autoradio, frigoriferi, televisori, microonde, stereo, aspirapolvere ed elettrodomestici di ogni tipo; mancava infatti sia l’autorizzazione
ambientale da parte dell’impianto di provenienza, sia la necessaria documentazione per l’esportazione lecita dei rifiuti.
I funzionari ADM di Alessandria hanno, quindi, segnalato la posizione dei responsabili di tale traffico illecito alla locale Procura della Repubblica presso il Tribunale di Alessandria per i reati di spedizione transfrontaliera illecita e falso in atto pubblico con l’aggravante ambientale.