Il Santo di oggi, 4 marzo, è San Casimiro di Polonia
Oggi, 4 marzo, la Chiesa si celebrano anche San Giovanni Antonio Farina e Beata Anna di Gesù (Anna de Lobera)
Il santo del giorno è San Casimiro di Polonia, ma la Chiesa celebra anche San Giovanni Antonio Farina e Beata Anna di Gesù (Anna de Lobera).
San Casimiro di Polonia
Principe, patrono della Polonia e della Lituania
Cracovia (Polonia), 5/10/1458 ca. – Grodno (Lituania), 4/3/1484 ca.
La vita
Di profonda educazione religiosa, è il terzogenito del Re di Polonia, Casimiro IV e di Elisabetta, detta la “Madre dei Re”, dato che i suoi 13 figli diverranno tutti sovrani, ad eccezione proprio di Casimiro. Nel 1481 il padre si trasferisce in Lituania per sfuggire a un complotto e lascia la reggenza della Polonia a Casimiro che si dimostra un abile e avveduto governatore. Nonostante la sua bellezza, rifiuta ogni proposta di matrimonio perchè il suo cuore è tutto per la Vergine Maria. Malato di tubercolosi, i medici asseriscono che il suo aggravarsi dipenda proprio dalla castità totale a cui è dedito. Gli viene proposto di abbandonarsi ai piaceri sessuali, ma lui inorridisce all’idea e dice che preferisce la morte.
La morte
Muore a 26 anni per via della tubercolosi, contratta durante un viaggio in Lituania. Le sue reliquie si trovano a Vilnius. Viene canonizzato nel 1621. Casimiro è anche il patrono dell’Ordine dei Cavalieri di Malta.
Il santo di oggi: il calendario giorno per giorno
S. Giovanni Antonio Farina
Vescovo e fondatore delle Suore Maestre di Santa Dorotea, figlie dei Sacri Cuori
Gamballara (Vicenza) 11 gennaio 1803 – Vicenza 4 marzo 1888
Grande figura di vescovo ed educatore. Entrato in seminario giovanissimo fu subito notata la sua predisposizione per l’insegnamento, al punto che a soli 21 anni, quando ancora studiava teologia, gli venne affidato il compito di tenere delle lezioni. Ordinato sacerdote nel 1827 svolse i primi anni del suo ministero a Vicenza. E fu qui che intuì il valore sociale che poteva avere l’insegnamento.
Nel 1831 diede inizio alla prima scuola popolare femminile e nel 1836 fondò le Suore Maestre di santa Dorotea Figlie dei Sacri Cuori, un istituto di «maestre di provata vocazione, consacrate al Signore e dedite interamente all’educazione delle fanciulle povere». Nel 1850 il Papa lo nominò vescovo di Treviso, dove si distinse in maniera particolare per la sua carità, tanto da essere chiamato il «vescovo dei poveri»; nel 1860 fu poi trasferito alla sede vescovile di Vicenza. In questa veste partecipò ai lavori del Concilio Vaticano I, dove sostenne con forza la definizione dell’infallibilità pontificia. Morì a Vicenza il 4 marzo 1888.
Beata Anna di Gesù (Anna de Lobera)
Monaca carmelitana
Anna de Lobera, al secolo Anna García, nacque a Medina del Campo, in Spagna, il 25 novembre 1545. Entrò nel Carmelo di Avila nel 1570, dove fu accolta da Santa Teresa d’Avila; nel 1571 fece la professione religiosa e nel 1572 fu trasferita a Salamanca, dove conobbe San Giovanni della Croce.
Nel 1581 fu inviata a Granada per fondare un nuovo monasteroel 1586 fondò un monastero a Madrid e nel 1604, insieme alla beata Anna di San Bartolomeo, fu inviata in Francia per fondare altri monasteri carmelitani.
Nel 1607 fu invitata dagli arciduchi del Belgio a fondare dei monasteri nelle Fiandre. Qui, dopo alcuni anni di grandi sofferenze interiori e fisiche, morì a Bruxelles il 4 marzo 1621.
La sua causa di beatificazione fu avviata subito dopo la sua morte e fu conclusa nel 1885. Fu beatificata il 12 maggio 1926 da Papa Pio XI.