A volte basta un post: Acqui si è mobilitata anche grazie ad Angela
"Sono davvero felice che il sindaco Lucchini ci abbia contattate"
ACQUI TERME – Anche ad Acqui come in altre città della provincia si è messa in moto la macchina della solidarietà per la raccolta di beni di prima necessità destinati alle popolazioni ucraine. Per quanto riguarda la città termale alla “messa in moto” ha contribuito un post che Angela Cela, residente a Cavatore, ha pubblicato sulla pagina Facebook “Sei di Acqui se…”.
“Sono due giorni che ricevo telefonate”
Insieme ad alcune amiche Angela ha deciso di contattare Tatiana Kapitonova, la donna di origine ucraina che ha dato il via a una rete di aiuti al momento attiva anche nelle Marche e nel Milanese. «Ho conosciuto Tatiana su Facebook. Venuta a conoscenza di quello che stava facendo – spiega Angela – le ho chiesto informazioni per capire come rendermi utile». Tatiana Kapitonova abita ad Alessandria ma da diversi giorni è in contatto con un’associazione di Macerata che sta consegnando al confine ucraino i beni in questo momento più necessari. All’idea di Angela e all’iniziativa di Tatiana in poche ore ha aderito anche il Comune di Acqui. «Non pensavo davvero che da un semplice post potesse nascere una cosa così grande. Sono davvero felice che il sindaco Lucchini ci abbia contattate. In questo modo abbiamo potuto ottenere uno spazio in cui raccogliere il materiale in arrivo». E le adesioni da parte dei cittadini, in effetti, non si sono certo fatte attendere. «Sono due giorni che il mio telefono squilla di continuo. Alcune persone – commenta Angela – mi hanno anche offerto dei soldi ma ci tengo a sottolineare che non sono previste le donazioni in denaro».
L’imprenditore acquese Francesco Ivaldi è colui che ha messo a disposizione un proprio magazzino in via Monteverde 52 per lo stoccaggio degli scatoloni con i beni di prima necessità da inviare poi in Ucraina. Angela, intanto, sta anche pensando di fare un giro tra gli esercizi commerciali per raccogliere ulteriori donazioni: «So che, ad esempio, Tatiana ha ricevuto da un negozio di Alessandria un quantitativo di assorbenti che potrà essere molto utile alle donne. Proverò a chiedere a qualche negozio di Acqui Terme se è disposto a fare qualche donazione in tal senso».
A breve, però, potrebbero giungere in città anche le prime famiglie di profughi in fuga dalla guerra, «e per quanto mi sarà possibile, mi attrezzerò per ospitare qualche persona a casa mia o in quella dei miei genitori», assicura Angela Cela.