La “seconda vita” del Palaruggine? “Così può risorgere la zona Bagni”
ACQUI TERME – «Vogliamo che il Centro Congressi torni in funzione a pieno regime. Riqualificare l’area nei pressi di questa struttura porterà beneficio a tutta quella zona della città che un tempo era estremamente viva e vissuta anche dal punto di vista della movida serale», così l’assessore ai Lavori Pubblici Giacomo Sasso ha presentato il progetto di riqualificazione dell’area antistante al Palaruggine di Viale Antiche Terme, elaborato dall’architetto acquese Ivano Marenco.
«Dopo la realizzazione del nuovo parcheggio – ha sottolineato l’assessore Sasso – ora proseguiamo in quello che vuole essere il recupero urbanistico di tutta quella zona dei Bagni dal Centro Congressi fino all’Hotel Pineta e che abbraccia Borgo Roncaggio, gli alberghi in ingresso città, l’edificio Carlo Alberto delle vecchie Terme, tutto il parco del Regina e le piscine. Questo progetto, del valore di circa 700mila euro, serve a completare quel sistema di rigenerazione urbana che va a svilupparsi sullo storico asse della città che collega il centro storico all’area termale dei Bagni, e che va a comprendere anche l’area sport del centro Ottolenghi e l’area verde Savonarola, oltre all’area delle scuola, l’ex Merlo e tutta l’ex Borma, gestita dal privato, a cui va ad aggiungersi anche il parco fluviale. La rigenerazione urbana è andata a comprendere progetti che si fondono all’interno di questo sistema, come i pezzi di un puzzle che, anche per la prossima legislatura, si spera possano portare alla chiusura di un cerchio».
Il costo dei lavori sarà finanziato con una parte dei 5 milioni di euro ottenuti dal Comune nell’ambito del Pnrr per la realizzazione di quattro progetti di rigenerazione urbana, ovvero la ristrutturazione della casermetta Bainsizza, la nuova palestra nel centro sportivo Ottolenghi, la risistemazione di corso Bagni e dell’area verde di via Savonarola e, appunto, un nuovo spazio in zona Bagni affiancato al nuovo parcheggio del Centro Congressi. «I lavori, ovviamente, inizieranno dopo un confronto con chi ha la proprietà dell’area – ha sottolineato Sasso –, ovvero la famiglia Pater. Il suolo è di acquisito uso pubblico, ma ogni decisione sarà presa in accordo con la proprietà delle Terme».
«Dubito che ci possa essere un’obiezione da parte di Pater», è il parere del sindaco Lucchini. «Credo che questo sia un progetto di grande respiro per la zona Bagni. Il Centro Congressi merita di essere valorizzato. Tutti gli interventi fatti finora sono stati tanti e molto costosi, ma abbiamo la grande soddisfazione di poter dire che nel giro di qualche mese la struttura sarà attiva e funzionale. Abbiamo già diversi consorzi del vino che nei prossimi mesi porteranno ad Acqui attività di convegno. Il problema è che, purtroppo, manca ancora un alberghiero in grado di strutturare un calendario degno del Centro Congressi, ma anche su questo fronte ci sono novità in vista. Vogliamo mettere il Palaruggine a disposizione di tutto il territorio. Crediamo che la zona dei Bagni possa ripartire anche da qui. Purtroppo non abbiamo potuto lavorare sulle Terme militari, per le quali è necessario un finanziamento molto più alto di diversi milioni di euro, ma la riqualificazione del Centro Congressi può fare da volano per nuovi investimenti anche sulle Terme militari»