"Riempiamo il Mocca con il Como". I tifosi con la squadra
Nella gara di Cosenza pochi escono con la sufficienza. La rimonta dell'Ascoli tiene lontano il Crotone
Oggi primo allenamento per i due nuovi acquisti, a disposizione contro il Como
ALESSANDRIA – Lorenzo Ariaudo ha ritrovato Moreno Longo di sempre, “la stessa ‘tigna’, grande motivatore e lavoratore che ti fa capire tutto di noi e degli avversari”. E Nino Barillà realizza un desiderio condiviso con il suo nuovo allenatore, “ci siamo affrontati da avversari e ci siamo detti spesso che ci sarebbe piaciuto lavorare insieme”.
Eccoli, gli ultimi innesti, reduci dal primo allenamento con il gruppo, che è anche la rifinitura, alla vigilia della gara con il Como, domani alle 20.30. Barillà maglia numero 23, Ariaudo 15, “come al Frosinone, dove ho conquistato grandi risultati lottando“. Che è lo spirito con cui affronta la nuova avventura, ritrovare il campo, dopo mesi, sapendo che sarà una battaglia, “ci sono dodici gare a disposizione: abbiamo trovato un gruppo, molto unito, di ragazzi che vogliono la salvezza, la priorità, per noi, è aiutare la squadra“. Convinti, tutti e due, che sarebbe, anche per loro, la riconquista di uno spazio in un calcio che li ha visti protagonisti, 308 presenze per il difensore, oltre 430 per il centrocampista.
"Riempiamo il Mocca con il Como". I tifosi con la squadra
Nella gara di Cosenza pochi escono con la sufficienza. La rimonta dell'Ascoli tiene lontano il Crotone
Domani ci saranno, non ancora dall’inizio, ma con chance di debuttare. Dopo la risoluzione con il Monza Barillà ha lavorato con un preparatore atletico di fiducia, “una persona eccezionale, che ringrazio”, e Ariaudo si è diviso tra la palestra del fratello e il campo con un personal trainer. “Non possiamo essere certo al massimo, ma lavoriamo di esserlo molto presto, in un gruppo e con un tecnico che ci aiuteranno in questo percorso accelerato. Noi siamo qui per fare altrettanto”.
Barillà si definisce “incontrista, pronto sempre a fare una corsa e una giocata in più. Segno anche qualche gol, mi piacerebbe proprio ricominciare. Un generoso al servizio della squadra”. Con una grinta che lo ha fatto avvicinare, per atteggiamento, a Rino Gattuso.
Ariaudo sarebbe dovuto arrivare in estate, “il contatto c’è stato, non si è chiuso allora, sono felice di essere qui per questo lungo finale. Da svincolati si vive per una firma come questa, e si moltiplicano le forze. Manca la gara, è vero, ma non l’intensità e la cura del lavoro“. E conoscere Longo, per il centrale, è un vantaggio.
La parola d’ordone è uguale per entrambi. Anzi, sono due: salvezza la prima, “perché l’Alessandria è la priorità. E siamo qui per inseguire questo obiettivo e aiutare a raggiungerlo”. E rilancio, “perché quel risultato conterà molto per ognuno di noi”. Perché a 33 e 32 anni i nuovi Grigi possono ancora dare molto. “Una grossa mano“, come sottolinea anche Longo. Quella di cui c’è davvero bisogno.