La rabbia dei tifosi: "Nessun saluto"
"Per scuotere la squadra". Longo sul rigore: "Parodi ingenuo? Non sono d'accordo"
Nella gara di Cosenza pochi escono con la sufficienza. La rimonta dell'Ascoli tiene lontano il Crotone
ALESSANDRIA – Si sono parlati, tifosi e giocatori, in attesa del volo di ritorno da Cosenza. “Hanno capito che il nostro gesto era un modo per spronarli e non una contestazione, perché ci crediamo, come loro, e insieme dobbiamo arrivare al traguardo“.
Non solo ci saranno, gli uomini e le donne dei gruppi della Nord, martedì contro il Como, ma lanciano un appello. “Anche se l’epilogo della gara di Cosenza farebbe venire voglia di spaccare tutto – così Stefano Robbia – è il momento per essere ancora più vicini ai Grigi. Le difficoltà si affrontano insieme”. Ancora più esplicito Andrea Fucci. “Riempiamo questo Moccagatta con il Como“. Che è, adesso, la gara più delicata: non tanto per gli avversari, che comunque hanno una classifica soddisfacente (e martedì non avranno Cerri, che aveva già saltato l’andata), ma per l’Alessandria, perché adesso, Pordenone a parte, le distanze si riducono.
La rabbia dei tifosi: "Nessun saluto"
"Per scuotere la squadra". Longo sul rigore: "Parodi ingenuo? Non sono d'accordo"
Un sospiro di sollievo, oggi, quando l’Ascoli, dall’84’ al 93′, ha rimontato e sorpassato il Crotone, in vantaggio per oltre 80 minuti. Adesso, però,solo cinque punti sul Vicenza: se il campionato finisse ora, l’Alessandria sarebbe, comunque, quinta, per la differenza reti (perché gli scontri diretti sono in equilibrio, 1-0 al Moccagatta, 2-1 al San Vito Marulla).
A preoccupare è l’attacco, per almeno due settimane, con Marconi out, tutto sulle spalle di Corazza, Kolaj e Palombi, quest’ultimo con una fatica enorme a lasciare un segno positivo sulle gare.
PISSERI – Quasi incolpevole: il Cosenza tira poco, di fatto solo Caso, e lui c’è, ma sulla conclusione, non irresistibile, da cui nasce l’angolo del pareggio potrebbe evitare la deviazione e il tiro dalla bandierina. Rigore imparabile: 6
PARODI – Ingenuo: di spazio, a Laura, non ne concede, anticipandolo. Resta da rivedere l’episodio del rigore: su un palone destinato a uscire si poteva evitare quella corsa guardando la palla. Pareri divisi, resta un movimento da fare meglio, senza abboccare alla trappola di un esperto: 5.5
DI GENNARO – Bestia nera: contro il Cosenza segna sempre lui, ma questa volta non basta. Nel finale ha un’altra occasione, non è solo il più pericoloso dei Grigi, ma anche il più solido della retroguardia: 6.5
PRESTIA – Incerto: duella spesso con Caso, e riesce anche a frenare alcuni inserimenti. Però, nell’azione del pareggio, si perde Camporese, errore di lettura e im po’ di opacità per questi impegni ravvicinati: 5.5
LUNETTA – A strappi: è il suo modo di giocare nelle ultime settimane, di nuovo sulle montagne russe del rendimento. Troppo intermittente sia a destra, sia a sinistra: sprazzi e poi errori, anche troppe palle perse quando dovrebbe sfruttare meglio la sua fisicità: 5.5
CASARINI – Diffidato: per arginare i tentativi di ripartenza, dopo mancate finalizzazioni dell’Alessandria, rimedia un cartellino che lo mette fra quelli a rischio squalifica. Eccellente sulle palle inattive, meno lucido in mezzo: 5.5
GORI – (dal 37’st) Subentrato: anche se in 15′ non lo si vede quasi mai toccare palloni: ng
BA – Arrufffato: alterna momenti di lucidità, in cui ferma le giocate avversarie, perché sa leggerle in anticipo, ad altri in cui, un po’ confuso, sbaglia alcune seconde palle, e questo complica la sua abitudine, frequente in altre gare,nel ribaltare e far ripartire l’azione: 5.5
MILANESE (dal 41’st) Chiusa: prova a cercare gli spazi, ma sono chiusi e di tempo ce n’è poco: ng
MATTIELLO – Propositivo: per personalità, più idee e più spinta rispetto ad Ascoli. Deve crescere nella tenuta, ma migliora: 6
MUSTACCHIO – (dal 9’st) Involuto: fuori tempo, spesso fuori posizione, non riesce a incidere, a volte dà l’impressione di essere più avanti del pallone per gestirlo. Soprattutto, e questo è un problema, non incide come potrebbe e dovrebbe: 5
CHIARELLO – Determinato: è uno di quelli che non molla mai, più per schermare le ripartenze che per inserirsi creando compiglio in una difesa non irresistibile. Si spegne anche lui nella ripresa: 5.5
FABBRINI (dal 32’st) Limitato: di minuti a disposizione ne ha pochi, e di spazi ancora meno, perché il Cosenza spesso raddoppia per limitare l’uno contro uno: ng
CORAZZA – Volenteroso: la prima palla buona è la sua e, almeno per impegno e voglia di provarci non molla mai, però se i palloni sfruttabili sono pochi, è complicato alzare la pericolosità: 5.5
"E' già iniziata la catastrofe. Ma noi ce la giocheremo, e ci crediamo"
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KOLAJ – Pericoloso: per tecnica è il migliore in avanto (esclusi i difensori) e, anche quello che più tiene in allarma i difensori. Gli servirebbe più freddezza nell’ocacsione a inizio ripresa, che potrebbe chiudere il match: 6
PALOMBI – (dal 9’st) Spento: non si accende mai e non accende mai la gara. E ben presto (troppo) sparisce dai radar: 5