Il Santo di oggi, 25 febbraio, è San Nestore
Oggi, 25 febbraio, la Chiesa celebra anche Beato Domenico Lentini e San Gerlando di Agrigento
Il Santo di oggi, 25 febbraio, è San Nestore ma viene celebrato anche Beato Domenico Lentini.
La vita di San Nestore
È vescovo di Magydos in Panfilia (Turchia). L’imperatore Decio, mirando forse ad assicurare un ritorno alle antiche usanze pagane più che a perseguitare i cristiani, promulga un editto che obbliga tutti i cittadini a fare sacrifici agli dèi romani. Il governatore della Panfilia Poplio, per guadagnare il favore dell’imperatore, applica con severità l’editto e decide di riunire i cristiani presenti nella zona per indurli a fare sacrifici agli dei. Nestore si preoccupa di mettere in salvo i suoi fedeli: invita tutti a nascondersi in luoghi sicuri, senza preoccuparsi della sua sorte; egli invece rimane raccolto in preghiera nella sua casa ad attendere i soldati. Una volta giunti, Nestore li segue senza opporsi; subisce l’interrogatorio e nonostante le minacce, si rifiuta di aderire all’editto imperiale a sacrificare agli dei.
Morte
Davanti al netto rifiuto di Nestore di fare sacrifici agli dei pagani, il governatore ordina che il suo corpo sia dilaniato con degli uncini; quando il vescovo professa la sua assoluta appartenenza a Cristo crocifisso, il governatore lo condanna a patire lo stesso martirio del suo Dio: viene allora crocifisso. Secondo la tradizione, muore circondato da una folla di fedeli in preghiera tra cui erano presenti anche molti pagani.
Il santo di oggi: il calendario giorno per giorno
Beato Domenico Lentini
Sacerdote – Nasce a Lauria (Potenza) nel 1770 da una famiglia di contadini. A 14 anni viene ordinato sacerdote. Nella sua umile casa istituisce una scuola gratuita, dove per 30 anni insegna lettere e scienze. Benedetto XVI lo definirà “Un vero esempio di spiritualità sacerdotale, da conoscere di più e far conoscere“. Muore il 25 febbraio 1828, stringendo tra le mani il crocefisso. Il suo corpo rimane caldo per una settimana. Durante il funerale avvengono numerose conversioni e tante guarigioni. Beatificato nel 1997, le sue spoglie riposano nella chiesa parrocchiale di San Nicola di Lauria.
San Gerlando di Agrigento
Nato a Besançon, in Francia, intorno al 1040, Gerlando di Agrigento si distinse per la sua profonda fede e il suo impegno nella difesa dei poveri e degli oppressi. Nominato vescovo di Agrigento nel 1080, si dedicò con ardore alla cura pastorale della sua diocesi, promuovendo la riforma della Chiesa e la giustizia sociale.
Figura di grande carità e compassione, Gerlando si prodigò per soccorrere i bisognosi, fondando ospedali e lebbrosari. La sua fama di santità si diffuse rapidamente, attirando pellegrini da tutta la Sicilia.
** strenuo difensore dei diritti del popolo**, Gerlando si oppose con coraggio alle oppressioni dei Normanni, che dominavano la Sicilia in quel periodo. Il suo impegno per la giustizia lo portò a scontrarsi con il conte Ruggero I, che lo esiliò per alcuni anni.
Morì ad Agrigento il 24 febbraio 1100, lasciando in eredità un esempio di santità e di amore per il prossimo. Fu canonizzato nel 1200 da Papa Innocenzo III.