Detenuto incendia materasso e distrugge la cella: salvato dalla Penitenziaria
Un agente è rimasto lievemente intossicato. La denuncia del Sappe
SAN MICHELE – Un detenuto ha incendiato il materasso e ha distrutto tutto ciò che aveva in cella: l’intervento della Penitenziaria evita il peggio. Ma un agente è rimasto lievemente intossicato. E’ accaduto oggi, all’ora di pranzo, nel carcere di San Michele.
“Colpa e conseguenza della protesta sconsiderata e incomprensibile di un detenuto che ha appiccato un incendio nella cella dov’erano ristretto, dando fuoco a tutto quello che vi era all’interno”, interviene Vicente Santilli, segretario regionale per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe.
“Verso le ore 13 – continua – all’interno del carcere di San Michele, un detenuto di nazionalità straniera, senza un motivo apparente ha incendiato un materasso dopo aver distrutto tutto quello che aveva all’interno della cella. Provvidenziale l’intervento dell’agente di Polizia Penitenziaria della sezione che ha tratto in salvo il detenuto ed è riuscito a domare le fiamme.
L’agente è stato accompagnato al nosocomio cittadino per le cure del caso. A lui va l’apprezzamento e la solidarietà del Sappe, che per l’ennesima volta si vede costretto a denunciare le gravi problematiche che assillano ormai da tempo le carceri piemontesi”.
Solidarietà e parole di apprezzamento per la professionalità, il coraggio e lo spirito di servizio dimostrati dai poliziotti penitenziari di Alessandria e San Michele arriva anche da Donato Capece, segretario generale del Sappe: “E’ solamente grazie a loro, se le carceri reggono alle costanti criticità penitenziarie. Ormai è un bollettino di guerra e le vittime sono sempre le stesse: le donne e gli uomini in divisa della Penitenziaria.
Occorrono interventi immediati e strutturali che restituiscano la giusta legalità al circuito penitenziario intervenendo in primis sul regime custodiale aperto. Invece – scrive il Sappe – dalla ministra della Giustizia Cartabia non si vedono provvedimenti e soluzioni. Ogni giorno nelle carceri italiani succede qualcosa, ed è quasi diventato ordinario denunciare quel che accade tra le sbarre.
Ripeto – insiste il sindacalista – nel carcere di San Michele il tempestivo intervento dei poliziotti, con grande senso di responsabilità coraggio e professionalità, ha permesso di evitare più gravi e tragiche conseguenze. Ed è per questo che il Sappe ringrazia di cuore a tutto il personale di Polizia Penitenziaria che con professionalità e abnegazione hanno evitato che tutte queste situazioni diventassero ancora più drammatiche”.